Si promuove la realizzazione di una struttura con funzione di accoglienza di ragazzi di 16-18 anni o neo maggiorenni impossibilitati a vivere nel proprio nucleo familiare o privi di riferimenti familiari sul terrirtorio italiano, che necessitano di completare il loro percorso di emancipazione orientando il loro percorso educativo sul versante della formazione o della ricerca del lavoro piuttosto che verso un rientro in famiglia. Nello specifico il progetto prevede di accogliere 6 ragazzi fra i 16 e i 21 anni rispondenti ad una delle seguenti caratteristiche:
I ragazzi vengono accolti in un appartamento, a Pistoia, di proprietà della confraternita dei Padri domenicani accessibile da Via delle Logge.
L'equipe di lavoro è formata da:
E' prevista l'elaborazione di un progetto educatativo personalizzato volto alla valorizzazione delle capacità e delle risorse personali, all'integrazione nel tessuto sociale, al raggiungimento di un'autonomia responsabile e della capacità di gestire le relazioni interpersonali. Il progetto prevede una metodologia di lavoro di equipe a sostegno degli ospiti dell'appartamento.
Alla fine del periodo di inserimento in gruppo appartamento ci si aspetta che i ragazzi abbiano:
L’appartamento per l’autonomia “Terzo Piano” ospita in prevalenza minori stranieri non accompagnati (5 su 6). Ciò ha comportato una parziale rivisitazione del progetto educativo e degli strumenti utili per la gestione delle attività.
L’appartamento è inserito nel complesso conventuale di San Domenico, collocato in una zona centrale della città e ben collegato con i mezzi di trasporto pubblico. Tale condizione ha rappresentato sin dall’apertura una risorsa significativa utilizzata dagli operatori per agevolare il processo di autonomia dei minori inseriti, molto disorientati perché da poco tempo presenti sul territorio. Sono poco distanti dall’appartamento: le scuole, il centro storico e altre opportunità culturali. Gli spazi comuni sono stati da subito personalizzati dagli ospiti allo scopo di favorire la socializzazione e il processo di interazione tra culture diverse. Sono stati predisposti alcuni presidi utili all’apprendimento della lingua italiana (cartelloni, giochi, testi semplificati, vocabolari, app per la traduzione vocale).
Una modalità utilizzata per stimolare l’acquisizione di competenze nell’area delle autonomie è stata quella del coinvolgimento dei ragazzi ospiti nella cura dell’igiene degli ambienti. Le principali decisioni vengono prese nel gruppo casa (che viene svolto una volta alla settimana o secondo il bisogno) formato dai ragazzi e supportato dagli educatori. Gli educatori con la loro presenza gestiscono le dinamiche di gruppo organizzandosi in modo tale da suddividersi i compiti di gestione del gruppo appartamento, costituendosi ciascuno come riferimento di ogni ospite, curando nello specifico tutte le esigenze dei ragazzi (bisogni specifici ed anche a carattere emotivo e relazionale).
Con l’Agenzia formativa "Saperi Aperti" è stato predisposto un primo breve percorso di orientamento e bilancio di competenze alla presenza del mediatore per avere informazioni sulle scuole effettuate, sulle attitudini e quindi sulla scelta della scuola media superiore in cui, successivamente, i ragazzi sono stati inseriti. Sono stati inoltre presi accordi con l’Associazione di volontariato "Arcobaleno" per la frequenza ad attività di socializzazione.
Un punto critico in questa prima fase di apertura dell’appartamento è stato l’incongruenza tra una previsione di bassa intensità assistenziale, così come indicato dalle normative che regolamentano i gruppi appartamento, ed invece l'intensità assistenziale alta che si è dovuto riprogrammare e mettere in atto. Sono inoltre da migliorare il disbrigo delle pratiche burocratiche (permessi di soggiorno, ecc.) e il monitoraggio delle relazioni parentali e amicali.