Il progetto intende sopperire alla mancanza di una rete di sostegno alle famiglie affidatarie per evitare il fallimento degli affidamenti familiari soprattutto nella delicata fase della conoscenza ed inserimento in famiglia. Il progetto prevede l'affiancamento alla famiglia di un educatore professionale che può correggere le istanze tendenti ad ostacolare il cambiamento che è invece necessario per l'inclusione del minore nel sistema familiare.
Risultati attesi per le attività rivolte agli utenti: prevenire e ridurre i fallimenti degli affidamenti familiari rafforzando il sostegno alle famiglie affidatarie.
Risultati attesi per le attività rivolte agli operatori: accrescimento e rafforzamento delle competenze degli operatori coinvolti nei servizi che si occupano di affido familiare.
Per le attività rivolte agli utenti: sono stati attivati due nuovi affidamenti familiari estremamente complessi per le caratteristiche della personalità dei due minori coinvolti (disturbi della condotta e dell'umore). La presenza strutturata e costante dell'educatore al domicilio delle famiglie affidatarie è stata un elemento fondamentale per la buona riuscita degli inserimenti.
Per le attività rivolte agli operatori: l'introduzione della figura dello Psicologo ha fatto sì che si completasse l'equipe multiprofessionale del Centro Affidi. Tale figura mancava da tre anni.
Nella fase finale del progetto sono state realizzate le seguenti attività:
ESITI: Gli interventi domiciliari effettuati dagli educatori hanno alleviato le difficoltà familiari dei minori mentre il corso di formazione rivolto agli operatori territoriali ha favorito l'utilizzo di un linguaggio comune e una maggiore collaborazione interistituzionale.
Le famiglie coinvolte nel progetto sono state 3 mentre i minori coivolti nei percorsi di affido sono stati 4.
PROSECUZIONE DELLE ATTIVITA': Il progetto è stato prorogato di un anno.