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Sostegno alla genitorialità e alla natalità - Zona Val Tiberina

Denominazione soggetto titolare: 
Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana
Tipologia soggetto titolare: 
Consorzio/Associazione Comuni
Indirizzo soggetto titolare: 
Via S. Giuseppe, 32, 52037 Sansepolcro (AR)
Referente per il progetto (Contatti): 
MARTA DEL CORTO - email: m.delcorto@valtiberina.toscana.it
Ambito prevalente di intervento: 
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 1083 del 18/10/2021 e Delibera n. 876 del 25/07/2022
Ambito territoriale: 
Val Tiberina
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

La Regione Toscana con DGR n. 876 del 25 luglio 2022 ha inteso consolidare il modello di intervento integrato che sta alla base del Sistema regionale di Promozione, Prevenzione e Protezione dell’infanzia e dell’adolescenza promuovendo progettualità che perseguano i seguenti obiettivi:

  1. integrazione delle attività a carattere multidisciplinare e per la presa in carico dei bisogni complessi all'interno di équipe integrate multidisciplinari, attraverso un'azione di sistema che dia continuità ai percorsi progettuali socio-sanitari e sociali di Zona Distretto/Società della Salute e alle funzioni di collegamento tra le attività sanitarie e sociali assicurate dalla rete dei Consultori, con la ricomposizione integrata delle risorse pubbliche provenienti da diverse fonti, delle risorse della comunità e delle risorse professionali dei servizi sanitari e sociali sull’area della prevenzione, promozione e tutela dei minori e delle famiglie;
  2. realizzazione in ogni Zona Distretto/Società della Salute di almeno un polo di riferimento ovvero Centro per le famiglie, anche con più articolazioni, per la risposta ai bisogni e alle istanze delle famiglie, in stretta connessione con le attività socio-sanitarie, sanitarie e sociali delle Case di Comunità di cui al PNRR, per definire modelli personalizzati per la cura ed il sostegno delle famiglie, dei minori e degli adolescenti, rafforzando il ruolo dei servizi sociali territoriali e le strutture ed i servizi socio-sanitari di prossimità, affinchè si possano utilizzare e/o programmare e sperimentare metodi e strumenti innovativi, anche in co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore, con dispositivi ed interventi omogenei ed efficaci nelle attività di informazione, accoglienza, ascolto e nell’accompagnamento delle famiglie nella loro crescita educativa e nel sostegno alla genitorialità vulnerabile, ai nuclei affidatari ed adottivi, anche rimodulandoli in relazione ai nuovi bisogni legati all'emergenza COVID-19.

In coerenza con i suddetti obiettivi, si intende realizzare uno spazio per le famiglie. Nell'ATS Valtiberina non esiste un centro famiglie strutturato tuttavia esiste una rete informale che trova nello spazio dell'Oratorio Pompei Ghezzi, situato nel Comune di Sansepolcro, un riferimento al quale da sempre si rivolge il segretariato sociale per progetti riguardanti l'area minori. Si tratta di un complesso storicamente attrattivo gestito da più Associazioni dove vengono svolte varie attività sia didattiche che di socializzazione. Le Associazioni che gestiscono lo spazio collaborano con il servizio sociale che intende, attraverso questo progetto, strutturare mediante convenzione un rapporto stabile di collaborazione. Nello specifico si prevedono dunque due azioni strettamente collegate di cui:

Azione 1) prevede l'attivazione di un coordinamento per la realizzazione del progetto

Azione 2) prevede la configurazione di un spazio prevalentemente come punto informativo costantemente aggiornato su servizi, risorse ed opportunità istituzionali ed informali (educative, sociali, sanitarie, scolastiche e del tempo libero) che il territorio offre a bambini e famiglie. All'interno di questo spazio si intende realizzare veri e propri servizi: mediazione familiare, consulenze educative, familiari e di coppia, consulenze legali sul diritto di famiglia nonché incontri protetti. Si intende inoltre riattivare: il servizio di affidamento familiare e  il percorso di supporto alla genitorialità che ha rappresentato un utile strumento per educatori, insegnanti e genitori al fine di trattare la complessità emotiva, affettiva, relazionale e comunicativa che caratterizza il rapporto con i figli, soprattutto in alcune delicate fasi dello sviluppo (momenti di difficoltà nella crescita, difficoltà familiari, passaggi evolutivi come ad esempio l’adolescenza dei figli, comportamenti sintomatici). Tale percorso è stato realizzato in integrazione con i servizi della ASL e ha interessato trentacinque soggetti rappresentativi di tutte le realtà educative. La realizzazione del Centro per le famiglie si articolerà in 4 step:

  • Piano di Comunicazione: le attività progettuali verranno diffuse sul territorio, attraverso la distribuzione di materiale cartaceo prodotto ad hoc, quale volantini e locandine. All'iniziativa verrà data ampia visibilità tramite l'inserimento delle informazioni nel sito Internet dell'Ente e dei partners e sui social network della rete.
  • Definizione del centro famiglie: il progetto prevede l'attivazione di uno specifico spazio dove saranno raccolte le problematiche e le difficoltà delle famiglie e saranno offerte risposte in termini di servizi e iniziative.
  • Monitoraggio e Valutazione: verrà somministrato un questionario di valutazione del grado di soddisfazione. Il risultato dei questionari verrà opportunamente elaborato al fine di poter estrarre degli indicatori di processo e di risultato. La valutazione verrà realizzata al termine delle singole attività per giungere ad una relazione finale sull'impatto raggiunto dal progetto, efficace strumento per la programmazione futura.
  • Diffusione dei risultati.
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
Tipologia destinatari: 
Famiglie
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Contributo regionale: 
€ 45.267,69
Risultati attesi: 

Azione 1) creazione di una rete di intervento a sostegno delle problematiche della famiglia

Azione 2) realizzazione di un servizio destinato alla famiglia di cui beneficerà tutto il territorio di riferimento e che andrà a potenziare quanto già presente ma che non soddisfa appieno il bisogno rilevato.