Il progetto intende aiutare quelle famiglie che si trovano in momentanea difficoltà intervendo tempestivamente sulle criticità prima che si creino i presupposti per l'allontanamento del minore dalla famiglia. Il progetto prevede il reperimento di volontari disponibili ad aiutare le famiglie che si sono rivolte ai servizi territoriali per lievi problematiche sociali. Una volta terminato l'intervento e risolte le problematiche, la famiglia si renderà a sua volta disponibile per aiutare altri soggetti in difficoltà.
1) Sviluppare sul territorio il concetto di "produzione di benessere", partendo dalle esperienze fatte dagli individui inizialmente come fruitori del servizio e successivamente come produttori. 2) Sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell'affido e reperire famiglie disponibili all'accoglienza di minori che vivono momentaneamente situazioni di disagio sociale/familiare.
Il progetto si è svolto nel modo seguente:
Aprile/Giugno 2014: promozione sociale del progetto.
Giugno/Dicembre 2014: corso di formazione articolato in 9 incontri rivolti ad un gruppo di 10 operatori del progetto. Il corso ha avuto come oggetto lo stato dei servizi del territorio, i modelli organizzativi e il contesto giuridico in cui operano i servizi sociali. Gli operatori e i volontari del progetto sono stati istruiti sulle principali patologie che riguardano lo sviluppo minorile (disturbi della personalità, disturbi dell'alimentazione, disturbi del comportamento). E' stato inoltre dato spazio al confronto fra esperienze. Partendo dall'approfondimento delle varie forme di maltrattamento e incuria da parte delle famiglie, nel corso degli incontri si è voluto fare un excursus sulle possibili situazioni di emergenza che richiedono l'intervento dei servizi sociali. Il progetto "La coperta di Linus" prevede il coinvolgimento attivo della famiglia di origine percui gli operatori devono essere preparati a confrontarsi con essa nella relazione di aiuto. Durante il corso è anche stato appronfondito il concetto di empowerment come strumento di valorizzazione sia a livello personale che sociale.
Dicembre 2014/Settembre 2015: attuazione del progetto. Dall'esperienza maturata con i vari interventi è stata sviluppata una procedura così articolata: 1) richiesta di intervento di A.i.p.a.a. da parte della responsabile dei servizi sociali della Valdera; 2) individuazione del volontario che per disponibilità e caratteristiche è più idoneo a ricoprire l'incarico; 3) incontro tra le parti e firma di un contratto di intervento in cui sono esplicitati tempi e modalità di sostegno al minore; 4) valutazione finale. Durante tutta la fase di attuazione degli interventi i volontari sono stati aiutati e sostenuti attraverso gruppi di condivisione.
Maggio/Settembre 2015: valutazione. Gli interventi realizzati hanno interessato 7 minori e hanno avuto la durata di 6 mesi. I minori hanno avuto la possibilità di mantenere i contatti con i genitori e allo stesso tempo di usufruire di cure mediche, sia riabilitative che psicologiche. Il progetto ha visto una posistiva collaborazione tra i volontari di A.i.p.a.a. e i servizi sociali riuscendo a gestire al meglio le resistenze delle famiglie.