Sostegno alla genitorialità e alla natalità – Azione di sistema Empoli "Tutti i colori degli affidamenti"

Denominazione soggetto titolare: 
Società della Salute Empolese
Tipologia soggetto titolare: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto titolare: 
Via dei Cappuccini, 79 - 50053 Empoli
Referente per il progetto (Contatti): 
Annalisa Ghiribelli. Tel. 0571-878261 E-mail: annalisa.ghiribelli@uslcentro.toscana.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Centro Affidi "La cicogna" (Empolese)
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Pascoli 3/5 - 50053 Empoli (FI)
Referente per il progetto (Contatti): 
Andrea Mirri. Email: andrea.mirri@uslcentro.toscana.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Centro Affidi "Gian Burrasca" (Valdarno Inferiore)
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Copernico, 2 - 56029 Santa Croce sull'Arno (PI) presso Centro Zonale Minori
Denominazione soggetto attuatore: 
Centro Adozioni di Area Vasta (Pisa)
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Saragat, 24 - 56121 Pisa
Soggetti partner nella realizzazione del progetto: 
Servizio socio-sanitario Empoli
Servizio socio-sanitario Valdarno Inferiore
Cooperativa Sociale “Arca” di Firenze
Cooperativa Sociale “La Pietra d’Angolo” di San Miniato (PI)
Associazione “Hippa e Lella” di San Miniato (PI)
Associazione “Nosotras” di Firenze
Istituti Comprensivi Statali dei territori comunali delle zone Empoli e Valdarno Inferiore
Biblioteche Comunali dei Comuni di San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Castelfranco di Sotto, e Montopoli in Val d'Arno
Ambito prevalente di intervento: 
Affidamento
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 1454 del 19/12/2017
Ambito territoriale: 
Valdarno Inferiore, Empolese, Valdelsa
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

Ai sensi della DGR 1454/2017 il progetto intende:

  1.  Sviluppare un'idea di Centro Affidi come servizio che rappresenta l'interlocutore dei servizi sociali rispetto a politiche complessive di sostegno alle famiglie e alla genitorialità.
  2. Sviluppare un'idea plurale degli affidamenti in una logica di sostegno alla genitorialità e di prevenzione dell'allontanamento, e, più in generale, di educazione familiare.
  3. Sviluppare, nell'ottica preventiva, il lavoro dei Centri Affidi per una cultura della genitorialità e dei diritti dell'Infanzia, anche in collaborazione con la rete dell’associazionismo locale, le Scuole e con le Biblioteche.
  4. Proseguire nel lavoro di promozione e sensibilizzazione della cultura dell'accoglienza e dell'affidamento familiare come risorsa di solidarietà sociale che necessita di un costante lavoro di comunità.
  5. Implementare l'esperienza dei Tavoli Zonali Affidi, come luogo privilegiato di collaborazione e coprogettazione con i Soggetti sia istituzionali sia della cooperazione e del volontariato sulla promozione di una cultura della genitorialità responsabile e consapevole e per la promozione degli affidi e dei diritti dell'Infanzia;
  6. Implementare la sinergia organizzativa, attraverso un graduale processo di unificazione, tra i due centri affidi insistenti sul territorio dell'Azienda ex USL 11, al fine di ulteriormente rafforzarne efficacia ed efficienza, e con il locale Centro Adozioni, in vista di una forte sinergia fra attività legate all'affidamento e all'adozione.
  7. Costruire percorsi di collaborazione e coordinamento con i servizi per l'affidamento insistenti su tutto il territorio dell'Azienda USL Toscana Centro, e momenti di confronto professionale con servizi per l'affidamento anche non toscani.

Nello specifico il progetto prevede di dare continuità alle azioni realizzate con i precedenti Fondi Famiglia:

  • Azione 1) Diffusione e promozione della cultura della affido: organizzazione di iniziative e incontri sul territorio con la popolazione, attraverso le reti sia istituzionale (scuole, servizi educativi, biblioteche, consultori), sia del privato sociale e dell'associazionismo. Per questo ci si avvarrà anche della collaborazione delle persone e delle coppie che stanno già facendo esperienze di accoglienza e di affidamento, che con la loro testimonianza diretta, possono riuscire ad avvicinare le persone a queste esperienze di solidarietà civile e sociale. Per questo lavoro verrà sviluppata in particolare la  collaborazione con l’associazione Hippa e Lella.
  • Azione 3) Unificazione dei Centri Affidi: prosecuzione, come già per le annualità precedenti, dell'azione di ulteriore e più forte sinergizzazione relativa ai due Centri Affidi, appartenenti al territorio dell'ex Azienda USL 11 (che già si avvalgono di un coordinamento unico). Sono previsti: percorsi formativi comuni, campagne di sensibilizzazione e promozione comuni, riunioni di equipe integrata, documentazione comune e protocollo operativo comune con la Psicologia.
  • Azione 4) Tavoli zonali Affidi: Entrambi i Centri Affidi sono impegnati nell'implementazione della esperienza dei Tavoli Zonali sull'affido (a cui partecipano molti dei Soggetti pubblici e del privato sociale) ritenendola un punto centrale del proprio lavoro nel territorio, ampliando la collaborazione con il mondo delle Scuole e dei Servizi Educativi.

Il progetto intende inoltre promuove un'azione innovativa articolata in:

  • Promozione dell'affido part-time e di prossimità sviluppando una diversa capacità di lettura dei bisogni delle persone da parte degli operatori, soprattutto per quanto riguarda nuclei familiari sulla soglia della povertà, laddove è possibile, sulla base di precise e attente valutazioni professionali, predisporre percorsi di accompagnamento e sostegno (al bambino, al genitore, alla famiglia) attraverso lo strumento di affidamenti part time e di prossimità. Questo lavoro sarà portato avanti con la collaborazione dell’associazione Nosotras di Firenze.
  • Definizione di un protocollo di collaborazione tra il Servizio Sociale territoriale delle
    zone Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore e l’UFC Salute Mentale Infanzia eAdolescenza (in particolare con il Servizio di Psicologia) della ASL Toscana Centro – Zona Empolese – Valdelsa – Valdarno, finalizzato alla sperimentazione di un formato di presa in carico di gruppo per genitori, per i quali siano aperti procedimenti con il Tribunale per i Minorenni o il Tribunale Ordinario di limitazione delle responsabilità genitoriali.
  • Incontri a tema per genitori adottivi e affidatari
  • Servizio sostegno alla genitorialità a bassa soglia in collaborazione con i consultori per mettere in atto strategie di coinvolgimento delle famiglie non terapeutico assistenziali ma stimolando i genitori e promuovendo approcci basati sulla responsabilita,  consapevolezza e reciprocità.
  • Test CUIDA quale strumento integrativo alla conoscenza/valutazione delle coppie o singoli che si candidano all’affidamento. Tale strumento è finalizzato a valutare la personalità correlando le informazioni sulle caratteristiche di una persona con il tipo di relazione e con il tipo di contesto in cui si espliciterà la relazione.
  • Tavolo di coordinamento dei Centri Affidi della USL Toscana Centro: il centro
    affidi di Empoli e di Santa Croce sono inseriti all’interno del tavolo di coordinamento
    metropolitano della città di Firenze degli affidi e che gradualmente andrà allargandosi a tavolo di coordinamento dei centri affidi presenti sul territorio di tutta l’Azienda USL Toscana Centro, con l’obiettivo di coordinare in maniera più efficace e sinergica, le azioni dei centri affidi sia per quanto riguarda l’informazione e la sensibilizzazione, sia per quantoriguarda le metodologie di lavoro e le prassi operative.
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
Tipologia destinatari: 
Famiglie
Tipologia destinatari: 
Operatori
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Contributo regionale: 
€ 15.197,50
Risultati attesi: 

AZIONI IN CONTINUITA’

Azione 1)

Risultati attesi:

  • attivazione di iniziative di sensibilizzazione con scuole, servizieducativi e biblioteche
  • attivazione di iniziative di sensibilizzazione con rete dell'associazionismo
  • organizzazione di iniziative di sensibilizzazione con Hippa e Lella

Indicatori di risultato:

  • n. 2 iniziative di promozione
  • n. 50 persone/famiglie coinvolte
  • n. 3 incontri con associazione Hippa e Lella
  • n. 2 eventi organizzati con Hippa e Lella

Azione 3)

Risultati attesi:

  • implementazione di attività integrate fra i due Centri Affidi

Indicatori di risultato:

  • n. 10 riunioni equipe integrata due Centri Affidi

Azione 4)

Risultati attesi:

  • implementazione dell'esperienza dei Tavoli zonali

Indicatori di risultato:

  • n. 3 incontri dei Tavoli Zonali

AZIONI EX NOVO

PROMOZIONE AFFIDAMENTO PART TIME E DI PROSSIMITA’
Risultati attesi:

  • ulteriore sviluppo di progetti di affido part time
  • sviluppo progetti part time omo e interculturali con associazione Nosotras

Indicatori di risultato:

  • n. 8 bambini in affido part time
  • n. 3 bambini in affido omo-interculturale part time (con associazione Nosotras)

GRUPPO DI SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITA’ GENITORIALI
Risultati attesi:

  • numero famiglie coinvolte – almeno 10 famiglie della zona Empolese/Valdelsa e almeno 10 famiglie della zona Valdarno Inferiore

Indicatori di risultato:

  • Numero genitori/famiglie frequentanti il gruppo
  • Frequenza media al gruppo
  • Numero verifiche periodiche effettuate tra servizi territoriali e conduttore del gruppo
  • Numero situazioni che hanno beneficiato del percorso di gruppo in termini di miglioramento delle condizioni di vita dei minori (verrà predisposta una scheda di valutazione / questionario che possa coinvolgere anche i genitori nella valutazione di esito).

INCONTRI A TEMA PER GENITORI ADOTTIVI E AFFIDATARI
Risultati attesi:

  • Messa in rete delle risorse di personale del Centro Affidi e del Centro
  • Adozioni nell’organizzazione di eventi trasversali
  • Creazione di una rete di conoscenza, supporto e confronto tra famiglie affidatarie e famiglie adottive presenti sul territorio

Indicatori di risultato:

  • n. 2 incontri organizzati
  • n. 20 famiglie coinvolte per ciascun incontro

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'
Risultati attesi:

  • Codifica di un nuovo approccio al bambino e alla sua famiglia
  • Appropriatezza della valutazione e valutazione personalizzata
  • maggiore integrazione tra i servizi socio -sanitari- educativi e le risorse associative territoriali
  • Riduzione dei rischi di maltrattamento e quindi di allontanamento
  • Riduzione dei tempi di permanenza dei bambini in struttura e/o in affidamento
  • Ampliamento banca dati del centro affidi

Indicatori di risultato:

  • n. 21 bambini 0-11 anni ( bambini collocati in affido part time e full time/ bambini stranieri con problematiche di integrazione scolastica / svantaggio sociale)
  • n. 12 famiglie coinvolte (monoparentali/svantaggio economico/isolamento -emarginazione)
  • n. 12 operatori coinvolti (n.6 assistenti sociali, n.2 educatori, n.2 psicologi, n.2 operatori scuola)

TEST CUIDA
Risultati attesi:

  • Maggiore completezza e approfondimento nel percorso di conoscenza e valutazione delle persone che si candidano all’esperienza dell’affidamento ma anche adozione, in tutte le loro forme.
  • Miglioramento della compliance con i candidati all’affidamento e con gli eventuali operatori coinvolti favorendo il processo di comunicazione della conoscenza.

Indicatori di risultato:

  • applicazione del test come minimo al 70% delle persone coinvolte nei percorsi di conoscenza/valutazione del Centro Affidi/Centro Adozioni.

TAVOLO COORDINAMENTO CENTRI AFFIDI AZIENDA USL Toscana Centro
Risutati attesi:

  • messa a punto documento su linee organizzative operative centri affidi

Indicatori di risultato:

  • n. 3 incontri Tavolo
Risultati finali a conclusione del progetto: 

ATTIVITA' REALIZZATE

Diffusione e promozione della cultura dell’affido
I Centri Affidi hanno proseguito nell’attività di promozione delle varie forme di accoglienza attraverso la diffusione di materiale informativo presso i vari presidi territoriali. Si sono altresì impegnati a promuovere l’affidamento tramite gli incontri con i soggetti della rete territoriali, in particolare coinvolgendo nell’attività di diffusione del materiale i soggetti che aderiscono formalmente al Tavolo Zonale Affidi.
Unificazione dei Centri Affidi
È proseguito il lavoro per equipes integrate dei Centri Affidi dell’Empolese Valdelsa e del  Valdarno Inferiore, alla luce anche della costituzione della Società della Salute Empolese  Valdarno Inferiore per la definizione di una nuova struttura organizzativa che vada ad  unificare i due servizi, sia rispetto alle risorse di personale, sia rispetto alle procedure, sia rispetto alle varie forme di collaborazione con le realtà del territorio per la promozione delle varie forme di accoglienza. Tale processo ha visto costituirsi un gruppo di lavoro che ha effettuato un ciclo di otto incontri di natura tecnico-amministrativa per la redazione di un piano organizzativo del nuovo Centro Affidi unificato (ancora da approvare a livello istituzionale).
Tavoli Zonali Affido
I Centri Affidi dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore, alla luce anche del processo che ha visto nascere nel 2018 la nuova Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, hanno proseguito la loro attività di promozione degli affidamenti familiari, scegliendo la strada della co-progettazione mirata con due interlocutori privilegiati ovvero due associazioni che da tempo sono fortemente impegnate in questo ambito e collaborano con i centri affidi: l’Associazione “La casa di Hippa e Lella” e l’Associazione “Nosotras”. Il lavoro è stato poi allargato alla rete delle altre realtà associative e del terzo settore del territorio che da tempo sostengono il lavoro dei centri affidi. L’attività di collaborazione con l’Associazione “La casa di Hippa e Lella” si è concentrata sull’impostazione di un percorso progettuale sull’affido professionale. Per il raggiungimento di tale scopo, numerosi sono stati gli incontri tra gli operatori dei Centri Affidi e l’Associazione, e tra questi con le realtà afferenti al Tavolo Zonale Affido per lo sviluppo di un percorso formativo e di sensibilizzazione sulle tematiche dell’accoglienza nel territorio per un totale di 11 incontri. Ugualmente intensa l’attività con l’Associazione “Nosotras”, che ha avuto, invece, l’obiettivo di portare avanti una campagna di sensibilizzazione sul tema specifico degli affidi di prossimità, con particolare riferimento a quelli omoculturali. In questo caso, il lavoro di “allargamento” alla rete sociale è stato mirato più decisamente a quelle associazioni del territorio che avessero una particolare vocazione per le problematiche legate all’obiettivo del progetto, per un totale di 10 incontri.
Sviluppo affido part-time
La collaborazione con le varie realtà territoriali e l’impegno per la promozione delle varie forme di accoglienza, ha portato ad incrementare le azioni volte all’attuazioni di affidi part-time e di prossimità, permettendo di attuare 32 esperienze di accoglienza di questo tipo.
Gruppi per genitori sulle responsabilità genitoriali
La collaborazione stabile dei Servizi Sociali del territorio (compresi i Centri Affidi) con l’UFSMIA ha permesso di attuare in entrambe le zone (Empolese e Valdarno Inferiore) un percorso di gruppo per genitori in carico al Servizio Sociale per cui il Tribunale per i Minorenni o il Tribunale Ordinario hanno disposto percorsi di tutela e di sostegno e recupero delle responsabilità genitoriali (molti di questi genitori hanno figli minori collocati in affido). Il percorso di gruppo si è sviluppato per 10 mesi e ha visto la partecipazione media per ciascun modulo zonale di 12 persone. Per le famiglie affidatarie (e analogamente per le famiglie adottive) è stata garantita la possibilità di partecipare ad un incontro mensile (per 10 mesi all’anno), della durata di 2 ore ciascuno, sui temi dell’affido a partire anche dalle concrete esperienze di accoglienza, co-condotto dal personale dei Centri Affidi. La presenza media mensile è stata di 8 persone.

RISULTATI RAGGIUNTI

  • Mantenimento di forme ordinarie di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’affidamento e dell’accoglienza familiare
  •  Sviluppo del processo di unificazione dei due Centri Affidi con raggiungimento dell’obiettivo di attuazione di una nuova struttura organizzativa (adesso in fase di approvazione istituzionale)
  •  Mantenimento degli incontri con la rete tramite i Tavoli Zonali Affido che si sono tenuti con una cadenza quadrimestrale.
  •  Incremento delle esperienze di affido part-time e di prossimità
  •  Attuazione dei gruppi di sostegno alla genitorialità e dei gruppi di sostegno per famiglie affidatarie e adottive.

CRITICITA': Le principali criticità riscontrare sono relative soprattutto alla disponibilità a reperire famiglie per l’avvio di percorsi di accoglienza a fronte dei bisogni evidenziati dai Servizi Sociali del territorio. Il lavoro di promozione – per quanto intenso e differenziato nelle modalità e nelle forme – non arriva a produrre grandi numeri di disponibilità rispetto alla popolazione contattata. È pur vero che si rende comunque necessario fornire una corretta e completa informazione sulle varie forme di accoglienza a fronte di una perdurante poca conoscenza dell’istituto dell’affidamento familiare. Tale criticità spesso è superata tramite il “passa parola” tra famiglie che hanno fatto l’esperienza dell’accoglienza e altre persone e famiglie conoscenti. Questa “azione civica dal basso” si ritiene vada molto sostenuta e ciò richiede ancora un forte investimento per garantire servizi presenti e disponibili presso i cittadini.

INDICATORI DI RISULTATO

Diffusione e promozione della cultura dell’affido

  • Inserimento nella Banca Dati delle Famiglie Risorsa dei Centri Affidi di n. 3 nuove famiglie disponibili per gli affidamenti a tempo pieno e di n. 12 nuove famiglie o single disponibili per gli affidi part-time e di prossimità.
  • n. 4 operatori coinvolti

Unificazione dei Centri Affidi

  • n. 16 incontri di equipe integrata
  • n. 8 incontri del gruppo di lavoro per la redazione di un piano organizzativo del nuovo Centro Affidi unificato
  • n. 6 operatori coinvolti

Tavoli Zonali Affido

  • n. 4 incontri dei Tavoli Zonali Affido
  • n. 11 incontri con Associazione “La casa di Hippa e Lella”
  • n. 10 incontri con Associazione “Nosotras”
  • n. 4moduli formativi di un percorso formativo, organizzato con Associazione “La Casa di Hippa e Lella”, sull’affido professionale che ha visto coinvolte realtà afferenti ai Tavoli Zonali Affido
  • n. 40 operatori e soggetti del Terzo Settore coinvolti

Sviluppo affido part-time

  • n. 32 minori in affidamento part-time e di buon vicinato
  • n. 20 famiglie o singoli coinvolti
  • n. 20 operatori coinvolti:

Gruppi per genitori sulle responsabilità genitoriali

  • n. 2 gruppi per genitori (durata gruppo 10 mesi / presenza media di 12
  • famiglie per ogni gruppo)
  • n. 1 gruppo per famiglie affidatarie (durata gruppo 10 mesi / presenza media
  • di 8 famiglie)
  • n. 25 minori minori in situazione di disagio socio-familiare e minori collocati in affido coinvolti
  • n. 2 operatori coinvolti direttamente nella gestione dei gruppi
  • n. 12 operatori coinvolti indirettamente come collaboratori del percorso