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Sostegno alla genitorialità e alla natalità - Zona Alta Val di Cecina Valdera "Ri-centro"

Denominazione soggetto titolare: 
Società della Salute Alta Val di Cecina Valdera
Tipologia soggetto titolare: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto titolare: 
Via Fantozzi, 14 - 56025 Pontedera (PI)
Referente per il progetto (Contatti): 
PATRIZIA SALVADORI - Email: p.salvadori@uslnordovest.toscana.it
Ambito prevalente di intervento: 
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 1083 del 18/10/2021 e Delibera n. 876 del 25/07/2022
Ambito territoriale: 
Alta Val di Cecina e Val d'Era
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

La Regione Toscana con DGR n. 876 del 25 luglio 2022 ha inteso consolidare il modello di intervento integrato che sta alla base del Sistema regionale di Promozione, Prevenzione e Protezione dell’infanzia e dell’adolescenza promuovendo progettualità che perseguano i seguenti obiettivi:

  1. integrazione delle attività a carattere multidisciplinare e per la presa in carico dei bisogni complessi all'interno di équipe integrate multidisciplinari, attraverso un'azione di sistema che dia continuità ai percorsi progettuali socio-sanitari e sociali di Zona Distretto/Società della Salute e alle funzioni di collegamento tra le attività sanitarie e sociali assicurate dalla rete dei Consultori, con la ricomposizione integrata delle risorse pubbliche provenienti da diverse fonti, delle risorse della comunità e delle risorse professionali dei servizi sanitari e sociali sull’area della prevenzione, promozione e tutela dei minori e delle famiglie;
  2. realizzazione in ogni Zona Distretto/Società della Salute di almeno un polo di riferimento ovvero Centro per le famiglie, anche con più articolazioni, per la risposta ai bisogni e alle istanze delle famiglie, in stretta connessione con le attività socio-sanitarie, sanitarie e sociali delle Case di Comunità di cui al PNRR, per definire modelli personalizzati per la cura ed il sostegno delle famiglie, dei minori e degli adolescenti, rafforzando il ruolo dei servizi sociali territoriali e le strutture ed i servizi socio-sanitari di prossimità, affinchè si possano utilizzare e/o programmare e sperimentare metodi e strumenti innovativi, anche in co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore, con dispositivi ed interventi omogenei ed efficaci nelle attività di informazione, accoglienza, ascolto e nell’accompagnamento delle famiglie nella loro crescita educativa e nel sostegno alla genitorialità vulnerabile, ai nuclei affidatari ed adottivi, anche rimodulandoli in relazione ai nuovi bisogni legati all'emergenza COVID-19.

In coerenza con i suddetti obiettivi, il progetto intende:

Azione 1) dare continuità all’azione di consolidamento di team multiprofessionali (équipe integrate) sull’area della prevenzione, promozione e tutela, avviata con i Fondi Famiglia 2018, 2019 e 2020. In particolare si intende:

  • dare continuità all’incarico libero professionale per psicologo per il rafforzamento della componente psicologica delle equipe multi professionali a sostegno della genitorialità vulnerabile, già attivato con i Fondi Famiglia 2018 e 2019;
  • dare continuità all’incarico a tempo pieno e determinato per assistente sociale, attivato con i Fondi Famiglia 2020, al fine di garantire maggiore stabilità anche della componente sociale dell’equipe multiprofessionale (UVMi).

L’attività sarà orientata anche a rimodulare la risposta in richiesta del tribunale, così da rendere possibile un’attività a flusso costante e sostenibile, in modo da raggiungere un’equilibrata distribuzione delle risorse tra le varie componenti di prevenzione, promozione e tutela.

Azione 2) creare due centri di riferimento per le famiglie che possano nel tempo divenire luoghi fisici di accoglienza, ascolto, informazione e partecipazione dei bambini/e ragazze/i e famiglie partendo dal mettere in rete tutte le risorse che il territorio offre attraverso i servizi pubblici e del terzo settore, lasciando spazio all’ascolto delle istanze che le cittadine e i cittadini pongono nei luoghi deputati all’accoglienza. Le attività previste sono:

  1. censimento e analisi dei servizi esistenti nella zona afferibili al centro famiglie
  2. raccordo tra i servizi per la famiglia: conoscenza reciproca, definizione mission, definizione delle modalità di invio e di attivazione
  3. informazione e sensibilizzazione cittadinanza attraverso: la produzione di materiale informativo, la diffusione informazione anche agli utenti di tutti i servizi socio-sanitari e la promozione di eventi di sensibilizzazione, informazione , formazione
  4. ricognizione del contesto finalizzata ad individuazione di una sede idonea al centro famiglia: con analisi ambientale ed eventuali suggerimenti di caratteristiche strutturali, e analisi relazionale con elaborazione di potenziale mappa dei principali stakeholders del territorio.

In particolare si intende:

  • attivare un incarico a tempo pieno e determinato per assistente sociale da destinare alla mappatura di tutte le opportunità che il territorio offre per le/i bambine/i, le ragazze/i e le famiglie sia in termini di promozione del benessere e dell’agio, dell’accessibilità e fruibilità, della valorizzazione del ruolo delle famiglie nei compiti di educazione e cura delle relazioni, comprese le famiglie affidatarie e adottive, sia in termini di prevenzione e protezione quando necessari a soddisfare i bisogni di famiglie in condizione di vulnerabilità.
  • creare un logo con il coinvolgimento diretto delle persone che accedono alla rete dei servizi pubblici e del privato sociale e/o delle scuole del territorio, con il lancio di un’iniziativa territoriale diffusa che possa permettere di dar corpo all’immaginario collettivo di un centro per la famiglia come luogo ideale di accoglienza e di ascolto.
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
Tipologia destinatari: 
Famiglie
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Psicologo
Contributo regionale: 
€ 79.500,00
Risultati attesi: 

AZIONE 1)

Creare un sistema di risposta ai bisogni delle/i bambine/i, ragazze/i e delle loro famiglie in situazione di vulnerabilità attraverso équipe di base strutturate

Indicatori di risultato:

  • riduzione dei tempi di attesa per risposta alla richiesta di servizi rispetto ad analogo periodo dell'anno precedente
  • definizione di una programmazione trimestrale delle attività

AZIONE 2)

Messa in rete delle risorse e opportunità del territorio rivolte alle/i bambini/e, ragazze/i e famiglie

Indicatori di risultato:

  • mappature delle attività e processi afferibili ai centri per le famiglie
  • creazione di due centri di riferimento per la famiglia nei territori dell’AVC e della VDE in rete con i servizi già offerti con individuazione di un logo
  • n. bambini/e, ragazzi/e in carico: 1270
  • n. nuclei familiari di bambine/i in carico: 840