Sostegno alla genitorialità e alla natalità - Zona Empolese Valdarno Valdelsa "Tutti i colori dell'accoglienza, dell'accompagnamento e del sostegno alle famiglie vulnerabili"

Denominazione soggetto titolare: 
Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa
Tipologia soggetto titolare: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto titolare: 
Via dei Cappuccini, 79 - 50053 Empoli (FI)
Referente per il progetto (Contatti): 
ANDREA BARANI - Tel. 0571/389815 - Email: andrea.barani@uslcentro.toscana.it
Ambito prevalente di intervento: 
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 90 del 28/01/2019 e Delibera n. 769 del 10/06/2019
Ambito territoriale: 
Empolese Valdarno Valdelsa
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

La Regione Toscana con Delibera n. 769 del 10 luglio 2019 ha inteso:

  • Azione 1) costituire/consolidare l’équipe integrate multiprofessionali sull’area della prevenzione, promozione e tutela rafforzando in particolare il sostegno psicologico e specialistico

nonché proseguire le azioni già avviate ex DGR 595/2016, 1133/2016, 1454/2017 ovvero:

  • Azione 2) sostenere le attività dei Centri Affido e consolidare i percorsi di messa in rete, di coordinamento e collaborazione tra Centri Affido
  • Azione 3) diffondere le Linee di Indirizzo Nazionali “Intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità. Promozione della genitorialità positiva”
  • Azione 4) promuovere strumenti per la condivisione ed alla diffusione di linguaggi comuni

In coerenza con i suddetti obiettivi, il progetto promuove il rafforzamento delle equipe multidisciplinari e la costituzione di un Centro Affido unico per tutta la Zona. Il progetto si articola in:

Azione 1) CONSOLIDAMENTO DI EQUIPE INTEGRATE MULTIPROFESSIONALI

Il processo di riorganizzazione dell'SdS Empolese Valdarno Valdelsa prevede un'ottimizzazione e un miglioramneto delle due equipe multidisciplinari già attive negli ex territori Valdarno ed Empolese-Valdelsa. Si prevede nello specifico di ridefinire la collaborazione con il Centro Affidi, l'USMA, l'UFSMIA e il SerD. Si prevede inoltre di fare rete con scuole e servizi socio-educativi del territorio nell'ottica di sostenere il minore e la sua famiglia.

Azione 2) SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ DEI CENTRI AFFIDO E/O CONSOLIDAMENTO DI PERCORSI DI MESSA IN RETE, DI COORDINAMENTO E COLLABORAZIONE TRA CENTRI AFFIDO

Si prevede la costituzione di un Centro Affido unico per tutta la Zona Empolese Valdarno Valdelsa riunendo il personale e le funzioni dei due Centri attivi sul territorio. Si intende inoltre rafforzare l'equipe multidisciplinare del Centro Affidi con l'apporto professionale di uno psicologo. Proseguiranno anche le attività gia avviate nelle precedenti annualità relative allo sviluppo di un'idea plurarle di accoglienza e di sostegno alla genitarialità fragile, il reperimento di famiglie di appoggio, la promozione dell'affidamento familiare tramite campagne di sensibilizzazione e il sostegno alla famiglie affidatarie.

Tipologia destinatari: 
Famiglie
: vulnerabili
Tipologia destinatari: 
Famiglie
: affidatarie
Tipologia destinatari: 
Famiglie
: di origine
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
: in famiglia
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
: in affido
Tipologia destinatari: 
Operatori
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Contributo regionale: 
€ 20.000,00
Risultati attesi: 

Azione 1)

Indicatori di risultato:

  • n.180 minori coinvolti nella definizione di una progettualità integrata con i servizi specialistici di zona per la prevenzione di situazioni di trascuratezza e maltrattamento
  • n. 120 famiglie coinvolte nella definizione di una progettualità integrata con i servizi specialistici di zona per il sostegno alla genitorialità fragile
  • n. 25 assistenti sociali e n. 20 educatori professionali coinvolti sia nella fase di progettazione dell'intevernto personalizzato che nella realizzazione degli interventi di educativa domiciliare.

Azione n. 2)

Indicatori di risultato:

  • n. 90 minori coinvolti in percorsi di affido
  • n. 40 famiglie affidatarie coinvolte nei percorsi di valutazione, abbinamento e sostegno
  • realizzazione del Centro Affidi e Adozioni unico per la Zona.
Risultati raggiunti in fase intermedia: 

ATTIVITÀ REALIZZATE

  • Equipe quindicinale integrata tra Servzio sociale professionale e Servzio di educativa domiciliare in appalto per la progettazione di percorsi personalizzati a favore di minori e famiglie in condizioni di vulnerabilità
  • Equipe mensile tra Servzio sociale professionale e UFSMIA per attività integrata a favore di percorsi di tutela minorile
  • Equipe trimestrale tra Servzio sociale professionale e SerD per attività integrata a favore dei minori e delle famiglie con problemi di dipendenza e in condizioni di vulnerabilità

In corso di realizzazione la riorganizzazione del Centro Affidi unificato tra le due ex zone (Valdarno Inferiore - Empolese Valdelsa)

CRITICITÀ: l'equipe integrata con lo psicologo non è ancora stata attivata. Si prevede l'assunzione dello psicologo ad aprile 2020.

RISULTATI RAGGIUNTI: per circa il 45% dei minori in carico al Servizio sociale è stato possibile definire un progetto personalizzato integrato grazie al lavoro delle equipe.

 

Risultati finali a conclusione del progetto: 

Il progetto si è sviluppato a livello di zona per il potenziamento del servizio di affidamento familiare in continuità con le progettualità già in essere nelle scorse annualità e per una maggiore accuratezza nella definizione dei percorsi di sostegno individualizzato per minori e famiglie in situazione di vulnerabilità attuati dal Servizio Sociale e dai servizi specialistici (UFSMIA/UFSMA/SERD/Servizio Educativo) tramite il lavoro di equipes multidisciplinari.

Sono state realizzate le seguenti azioni:

Azione 1:

Attivazione di 3 equipe multidisciplinari al mese (circa 4 ore ad équipe) per la programmazione degli interventi di sostegno alle situazioni di minori e famiglie in condizioni di vulnerabilità e per l’attuazione di percorsi di tutela e presa in carico di circa 230 minori in situazioni di vulnerabilità e definizione di progetti personalizzati con la collaborazione della UFSMIA/UFSMA/SERD/Servizio Educativo.

Azione 2:

  • Conclusione del percorso di unificazione dei due centri affidi della zona, con avvio di una equipe stabile dal mese di settembre 2020;
  •  Consolidamento dei percorsi di valutazione delle disponibilità all’accoglienza con sviluppo delle fasi informativo/formative sul tema dell’affidamento e delle fasi valutativa/abbinamento/supporto rispetto ai progetti di accoglienza, anche grazie all’apporto di nuova figura di psicologa incaricata, assunta con le risorse dedicate del presente progetto;
  • Consolidamento dell’esperienza degli affidi di buon vicinato/prossimità (anche se l’emergenza sanitaria ha determinato una contrazione dei numeri nella primavera 2020 e alcune esperienze sono proseguite solo con contatti telefonici);
  •  Consolidamento delle attività di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’accoglienza e dell’affido familiare e coinvolgimento di una rete di associazioni e realtà territoriale nella collaborazione con il centro affidi.

RISULTATI RAGGIUNTI

  • Presa in carico integrata di 230 minori in situazioni di vulnerabilità e definizione di  progetti personalizzati con la collaborazione della UFSMIA/UFSMA/SerD/Servizio Educativo. Questo ha permesso – in continuità con quanto già sperimentato da alcuni anni – una presa in carico più accurata dei nuclei familiari, una condivisione delle metodologie di intervento, una ottimizzazione delle risorse e dei tempi di intervento. Per i percorsi di tutela e sostegno alle famiglie vulnerabili sono dunque attive 3 equipe multidisciplinari, ancora non formalizzate dal punto di vista organizzativo e procedurale, che si incontrano con cadenza mensile (Servizio Sociale / UFSMIA-UFSMA/Educatori domiciliari) e due equipe quadrimestrali che vedono la presenza di operatori del Servizio Sociale e del SerD".
  • Supporto agli attuali progetti di affidamento familiari (anche nelle forme dell’accoglienza di prossimità) da parte di una equipe dedicata composta da due assistenti sociali, due psicologi, due educatori.
  • Mantenimento di relazioni di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’accoglienza e dell’affidamento con il terzo settore e la società civile.
  • Miglioramento della relazione tra professionisti appartenenti a diversi settori grazie al lavoro per equipe multidisciplinare che ha consentito di condividere esperienze valorizzando le singole professionalità contribuendo ad abbattere anche alcune resistenze culturali reciproche e di migliorare i tempi di risposta ai processi di intervento e ai percorsi di tutela.
  • Potenziamento delle attività del centro affidi che ha permesso al servizio di collocarsi come interlocutore credibile, organizzato, funzionale, rispetto alle necessità emergenti nel servizio sociale territoriale di reperire singoli e famiglie disposte all’accoglienza.

INDICATORI DI RISULTATO

AZIONE 1)

  • n. 24 assistente sociali, 8 psicologi, 3 neuropsichiatri, 5 operatori del SerD, circa 20 educatori domiciliari coinvolti nelle equipe multidisciplinari

AZIONE 2)

  • n. 63 famiglie coinvolte nelle azioni di sostegno realizzate dei Centri Affidi
  • n. 91 minori coinvolti nelle azioni di sostegno realizzate dei Centri Affidi
  • n. 35 circa soggetti rappresentativi del terzo settore e della società civile coinvolti.

CRITICITÀ:

  • mancanza di una formalizzazione organizzativa e procedurale delle equipe multidisciplinari;
  • diminuzione della disponibilità delle famiglie e dei singoli ad avviare percorsi di informazione e informazione per l’accoglienza di minori in stato di vulnerabilità;
  • l'emergenza sanitaria ha rallentato le progettualità relative alla sensibilizzazione delle popolazione, riducendo al minimo le occasioni comunitarie di incontro e informazione.
Prosecuzione delle attività: 
Prosecuzione con altra progettualità