Sostegno alla genitorialità e alla natalità - Zona Colline dell'Albegna "Sostenere la genitorialità"

Denominazione soggetto titolare: 
Zona Colline dell'Albegna
Tipologia soggetto titolare: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto titolare: 
Azienda Toscana Sud Est (Soggetto beneficiario delle risorse) via Curtatone 54, 52100 Arezzo
Referente per il progetto (Contatti): 
FEDERICA DONATI - Tel. 0564/869427 Email: federica.donati@uslsudest.toscana.it
Soggetti partner nella realizzazione del progetto: 
ASL Toscana Sud Est - Consultorio
Ambito prevalente di intervento: 
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 90 del 28/01/2019 e Delibera n. 769 del 10/06/2019
Ambito territoriale: 
Colline dell'Albegna
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

La Regione Toscana con Delibera n. 769 del 10 luglio 2019 ha inteso:

  • Azione 1) costituire/consolidare l’équipe integrate multiprofessionali sull’area della prevenzione, promozione e tutela rafforzando in particolare il sostegno psicologico e specialistico

nonché proseguire le azioni già avviate ex DGR 595/2016, 1133/2016, 1454/2017 ovvero:

  • Azione 2) sostenere le attività dei Centri Affido e consolidare i percorsi di messa in rete, di coordinamento e collaborazione tra Centri Affido,
  • Azione 3) diffondere le Linee di Indirizzo Nazionali “Intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità. Promozione della genitorialità positiva”,
  • Azione 4) promuovere strumenti per la condivisione ed alla diffusione di linguaggi comuni, nonché definire linee di indirizzo/vademecum da assumere a livello territoriale, inter-zonale e regionale in attuazione degli obiettivi strategici sull’area infanzia, adolescenza e famiglie

In coerenza con i suddetti obiettivi, il progetto intende promuovere l'affidamento familiare, il sostegno alla genitorialità nel primo anno di vita del figlio, l'individuazione precoce di fattori di rischio. Il progetto si articola in:

Azione 1) COSTITUZIONE DI EQUIPE INTEGRATE MULTIPROFESSIONALI

Si prevede l'implementazione delle attività consultoriali volte all'intercettazioni da parte dell'equipe multidisciplinare (psicologo, assistente sociale, educatore professionale) di situazioni di fragilità già durante la fase pre parto.

Azione 2) SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ DEI CENTRI AFFIDO E/O CONSOLIDAMENTO DI PERCORSI DI MESSA IN RETE, DI COORDINAMENTO E COLLABORAZIONE TRA CENTRI AFFIDO

Si intende attivare gruppi di sostegno per famiglie affidatarie e organizzare eventi di promozione dell'affidamento familiare al fine di implementare il numero di famiglie disponibili all'affido.

Azione 3) DIFFUSIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI “INTERVENTO CON BAMBINI E FAMIGLIE IN SITUAZIONE DI VULNERABILITÀ"

Si intende attivare dei gruppi di sostegno per genitori nel primo anno di vita del figlio al fine di creare una rete fra le famiglie stesse e i servizi sia per individuare precocemente situazioni di vulnerabilità sia per diffondere informazioni sulle risorse presenti sul territorio.

Azione 4) PROMOZIONE DI STRUMENTI PER LA CONDIVISIONE E LA DIFFUSIONE DI LINGUAGGI COMUNI

Si prevede la realizzazione di un protocollo a livello di zona distretto per il rafforzamento dell'equipe multidisciplianare GTM (Gruppo Tutela Minori e vulnerabilità familiari) come previsto dalle "Linee guida aziendali per l'alta integrazione socio-sanitaria in tema di tutela dei minori e vulnerabilità familiari".

Tipologia destinatari: 
Famiglie
: affidatarie
Tipologia destinatari: 
Famiglie
: vulnerabili
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
: in famiglia
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
: in affido
Tipologia destinatari: 
Operatori
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Contributo regionale: 
€ 20.000,00
Risultati attesi: 

Azione 2)

  • n. 4 famiglie affidatarie coinvolte
  • n. 3 operatori coinvolti
  • n. 2 inziative di promozione dell'affidamneto familiare realizzate

Azione 3)

  • n. 3 gruppi di sostegno per genitori attivati

Azione 4)

  • partecipazione dello psicologo ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita
  • consulenze personalizzate su segnalazioni effettuate dalle ostetriche del consultorio
Risultati raggiunti in fase intermedia: 

ATTIVITÀ REALIZZATE

  • Ciclo di 4 incontri volti alla creazione di gruppi di genitori nel primo anno di vita dei figli
  • Sportello di ascolto con cadenza quindicinale presso i Consultori degli Ospedali di Orbetello e Pitigliano con finalità di orientamento e intercettazione precoce di fattori di fragilità familiare
  • Primi colloqui, di tipo conoscitivo, con le famiglie affidatarie e collocatarie di minori, finalizzati alla creazione di gruppi di sostegno e accompagnamento, promuovendo il mutuo-auto-aiuto.
  • Attività di sensibilizzazione sull'affidamento familiare
  • Costituzione di equipe multidisciplinare che coinvolge: assistente sociale, psicologo, educatore professionale, psichiatra, neuropsichiatra infantile e medico del SerD. Per il funzionamento dell'equipe è stata definita una procedura a livello aziendale.

I risultati raggiunti nella prima fase di realizzazione del progetto sono stati buoni, tuttavia tutte le attività in presenza sono state interrotte a causa dell'emergenza sanitaria da covid-19. Quando sarà possibile riprendere le attività collettive si prevede di organizzare nuovamente un ciclo di incontri per neogenitori e attività di sensibilizzazione sull'affidamento familiare.

Risultati finali a conclusione del progetto: 

Il progetto è stato realizzato nel contesto territoriale delle Colline dell'Albegna ed ha visto il coinvogimento di 1 Psicologo, 2 assistenti sociali, 1 educatore professionale che hanno lavorato sinergicamente per la realizzazione delle seguenti azioni:

  • Azione 1: potenziamento del "Gruppo Tutela Minori e vulnerabilità familiari" e creazioni di micro-equipe per casi specifici e complessi
  • Azione 2: realizzazione di 2 iniziative di promozione dell'affidamento familiare, diffusione di brochure informative, sostegno da remoto alle famiglie affidatarie durante l'emergenza sanitaria tramite piattaforme web.
  • Azione 3: organizzazione da parte dell'equipe del progetto e realizzazione da remoto di incontri rivolti ai neo-genitori per sostenerli nella delicata fase del post-partum. Gli incontri hanno affrontato i seguenti temi: competenze genitoriali, servizi educativi per la prima infanzia, attività ricreative, sostegno familiare e sociale, preoccupazioni dei genitori. Quale intervento integrativo è stata realizzata una brochure informativa sulle viarie misure di sostegno (anche economico) a disposizione delle famiglie, che è stata distribuita in accordo con la UF Consultoriale in occasione della consegna del libretto di gravidanza. E' stato inoltre creato un punto di primo accesso presso i Consultori di Orbetello e Pitigliano dedicato all'informazione sui diritti delle donne in gravidanza, all'orientamento sulla genitorialità e sui servizi offerti dal territorio per le famiglie.
  • Azione 4: redazione con il coinvolgimento del SerD e dei altre Unità Funzionali di istruzioni operative aziendali condivise, in particolare sulla gestione di neonati positivi a sostenze stupefacenti.

RISULTATI RAGGIUNTI: le azioni sopra descritte sono state realizzate prevalentemente in equipe. Si è così operata una gestione integrata di situazioni multiproblematiche in equipe ristrette ottenendo un sostegno precoce alla genitorialità fragile. Inoltre, tramite le attività informative è stata coinvolta la comunità locale e si è sviluppato un maggiore dialogo fra servizi e istituzioni.

INDICATORI DI RISULTATO

Azione 1

  • n. 4 professionisti coinvolti nell'equipe multidisciplinare: 1 psicologo, 2 assistenti sociali, 1 educatore professionale

Azione 2

  • n. 4 famiglie affidatarie coivolte nelle azioni di sostegno realizzate dal Centro Affidi
  • n. 2 iniziative di promozione dell'affidamento familiare
  • n. 3 professionisti coinvolti

Azione 3

  • n. 2 gruppi di sostegno attivati per neo-genitori
  • n. 1 brochure informativa realizzata
  • n. 1 sportello di primo accesso e ascolto rivolte alle donne in gravidanza e alle famiglie

Azione 4

  • n. 3 professionisti coinvolti nella diffusione di linguaggi comuni e nelle iniziative di formazione
  • n. 1 indicazioni operative aziendali redatte.

CRITICITÀ: l'emergenza sanitaria ha costretto ad una rimodulazione delle attività che sono state svolte principalmente da remoto anzichè in presenza.

Prosecuzione delle attività: 
Prosecuzione con altra progettualità