Denominazione soggetto titolare:
Conferenza zonale integrata Zona Aretina, Casentino e Valtiberina
Tipologia soggetto titolare:
Consorzio/Associazione Comuni
Indirizzo soggetto titolare:
Comune di Arezzo (Comune capofila)
P.zza della Libertà, 1 - 52100 Arezzo
Referente per il progetto (Contatti):
MARA PEPI - Tel. 0575/377265 - Email: m.pepi@comune.arezzo.it
Soggetti partner nella realizzazione del progetto:
Unione dei Comuni montani del Casentino
Unione montana dei Comuni della Val Tiberina
ASL Toscana Sud Est - Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza
Ambito prevalente di intervento:
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento:
Delibera n. 90 del 28/01/2019 e Delibera n. 769 del 10/06/2019
Ambito territoriale:
Aretina, Casentino, Valtiberina
Zone-Distretto:
- AUSL TOSCANA SUD EST›Aretina - Casentino – Val Tiberina
Descrizione del progetto:
La Regione Toscana con Delibera n. 769 del 10 luglio 2019 ha inteso:
- Azione 1) costituire/consolidare l’équipe integrate multiprofessionali sull’area della prevenzione, promozione e tutela, rafforzando in particolare il sostegno psicologico e specialistico,
nonché proseguire le azioni già avviate ex DGR 595/2016, 1133/2016, 1454/2017 ovvero:
- Azione 2) sostenere le attività dei Centri Affido e consolidare i percorsi di messa in rete, di coordinamento e collaborazione tra Centri Affido,
- Azione 3) diffondere le Linee di Indirizzo Nazionali “Intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità. Promozione della genitorialità positiva”,
- Azione 4) promuovere strumenti per la condivisione e la diffusione di linguaggi comuni.
In coerenza con i suddetti obiettivi, il progetto intende sviluppare le seguenti azioni:
Azione 1) COSTITUZIONE DI EQUIPE INTEGRATE MULTIPROFESSIONALI ovvero attivazione nelle tre articolazioni territoriali in cui è suddivisa la Zona di tre equipe multidisciplinari. Le equipe sono composte da personale specialistico afferente all'UFSMIA e dagli operatori dei servizi sociali territoriali. In accordo fra i Comuni della Zona Distretto e la Asl Sud Est si intende integrare tali equipe con la figura professionale dell'educatore.
Azione 3) DIFFUSIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI “INTERVENTO CON BAMBINI E FAMIGLIE IN SITUAZIONE DI VULNERABILITÀ” attivando, in particolare, un servizio di educativa domiciliare che possa intervenire sulle situazioni complesse riguardanti minori in carico all'UFSMIA. L'equipe composta da: assistente sociale, psicologo UFSMIA, educatore professionale, professionisti di area socio-sanitaria agisce in raccordo con il Centro Affidi e con il coinvolgimento della famiglia del minore.
Azione 4) PROMOZIONE DI STRUMENTI PER LA CONDIVISIONE E LA DIFFUSIONE DI LINGUAGGI COMUNI. Le equipe integrate hanno il compito di promuovere percorsi di uniformità tra le tre articolazioni territoriali favorendo l'integrazione socio-sanitaria in un ottica di gestione integrata della multiproblematicità.
Tipologia destinatari:
Minori 0-17
: in famiglie vulnerabili
Tipologia professionalità:
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Pedagogista
Altra tipologia professionalità (specificare):
psichiatra/neuropsichiatra, pediatra
Risultati attesi:
Azione 1)
- attivazione di 3 equipe territoriali
Azione 3)
- presa in carico di 20/30 minori che vivono in famiglie multiproblematiche
- presa in carico di 20/50 famiglie multiproblematiche
- coinvolgimento di 12 operatori
- attivazione di 5 servizi
Azione 4)
- presa in carico di 30/40 minori che vivono in famiglie multiproblematiche
- presa in carico di 40/80 famiglie multiproblematiche
- coinvolgimento di 15 operatori
- attivazione di 5 servizi
Risultati raggiunti in fase intermedia:
ATTIVITÀ REALIZZATE
- Sono state attivate 3 equipe multidisciplinari, una per ciascuna articolazione territoriale. Le equipe sono state formalizzate in sede di riunione plenaria e sono composte da: psicologhe, assistenti sociali, educatori, operatori del Centro affidi zona Aretina. Particolare importanta è stata data alla componente specialistica sanitaria.
- Sono stati effettuati incontri sia a livello zonale che a livello di singola articolazione territoriale, sono stati condivisi strumenti e linguaggi al fine di dare uniformità ed omogeneità agli interventi.
- Particolare rilievo è stato dato al coinvolgimento delle famiglie e alla compressione del progetto da parte di esse. La scelta delle famiglie da prendere in carico è stata condivisa a livello di equipe.
RISULTATI RAGGIUNTI
- Il maggiore coinvolgimento delle famiglie vulnerabili già nella fase iniziale del progetto che ha favorito disponibilità e collborazione dei genitori dei minori.
- La maggiore collaborazione ha permesso una valutazione collegiale da parte degli operatori facilitando la condivisione e la diffusione del sapere specialistico.
- Il maggiore coinvolgimento dell'educatore professionale già nella fase iniziale del progetto, che ha potuto benefeciare di un confronto continuo con la componente specialistica, ha migliorato anche l'intervento educativo.
CRITICITA'
L'emergenza Covid-19 ha rallentato le attività che tuttavia, almeno per la zona aretina, sono proseguite in modalità telematica.
Prosecuzione delle attività:
Prosecuzione con altra progettualità