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Sostegno alla genitorialità e alla natalità - Zona Alta Val d'Elsa "In squadra è meglio"

Denominazione soggetto titolare: 
Società della Salute Alta Val d'Elsa
Tipologia soggetto titolare: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto titolare: 
Piazza Cavour 2, 53036 Poggibonsi (SI)
Referente per il progetto (Contatti): 
FRANCESCA NENCIONI - Tel. 334/6695405 - Email: francesca.nencioni@ftsa.it
Soggetti partner nella realizzazione del progetto: 
Fondazione Territori Alta Val d'Elsa
ASL Toscana Sud Est - Unità Funzionale di Salute Mentale per Adulti
ASL Toscana Sud Est - Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza
ASL Toscana Sud Est - UO Psicologia
ASL Toscana Sud Est - UOC Promozione ed etica della salute
ASL Toscana Sud Est - Consultorio
ASL Toscana Sud Est - SerD
Ambito prevalente di intervento: 
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 90 del 28/01/2019 e Delibera n. 769 del 10/06/2019
Ambito territoriale: 
Alta Val d'Elsa
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

La Regione Toscana con Delibera n. 769 del 10 luglio 2019 ha inteso:

  • Azione 1) consolidare l’ équipe integrate multiprofessionali sull’area della prevenzione, promozione e tutela, rafforzando in particolare il sostegno psicologico e specialistico

nonché proseguire le azioni già avviate ex DGR 595/2016, 1133/2016, 1454/2017 ovvero:

  • Azione 2) sostenere le attività dei Centri Affido e consolidare i percorsi di messa in rete, di coordinamento e collaborazione tra Centri Affido,
  • Azione 3) diffondere le Linee di Indirizzo Nazionali “Intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità. Promozione della genitorialità positiva”,
  • Azione 4) promuovere strumenti per la condivisione e la diffusione di linguaggi comuni.

In coerenza con i suddetti obiettivi, il progetto intende favorire la partecipazione delle famiglie a percorsi di sostegno alla genitorialità, potenziare il ruolo educativo e di cura dei genitori, assicurare una presa in carico integrata e multiprofessionale dei casi complessi, potenziare le reti sociali di prossimità, promuovere lo sviluppo delle competenze attraverso le seguenti azioni:

Azione 1) CONSOLIDAMENTO DI EQUIPE INTEGRATE MULTIPROFESSIONALI

Nella Zona è già attivo un GTM (gruppo di tutela minori e vulnerabilità familiari) formalizzato. Attraverso il progetto di intende mettere a regime una modalità di lavoro basata sull’integrazione delle competenze professionali volta a favorire la crescita di linguaggi comuni e la corresponsabilità, anche attraverso iniziative di formazione, audit e supervisione esterna.

Per garantire l'effettiva integrazione tra settore sociale e sanitario è prevista, inoltre, la costituzione di comitato tecnico scientifico.

Azione 3) DIFFUSIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI “INTERVENTO CON BAMBINI E FAMIGLIE IN SITUAZIONE DI VULNERABILITÀ”

Si intende rafforzare l’equipe multiprofessionale già attiva per la presa in carico dei casi complessi attraverso l’inserimento della figura professionale dello psicologo.

Si intende inoltre potenziare l’educativa domiciliare sia in forma individualizzata per minori e famiglie all’interno di un progetto di tutela, sia per gruppi di preadolescenti e adolescenti in carico ai servizi i quali beneficeranno del supporto di uno psicologo per il sostegno clinico e del supporto di un educatore professionale per gli aspetti socio-educativi.

Tipologia destinatari: 
Famiglie
: vulnerabili
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
: in famiglie vulnerabili
Tipologia destinatari: 
Operatori
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Altra tipologia professionalità (specificare): 
psichiatra/neuropsichiatra
Contributo regionale: 
€ 20.000,00
Risultati attesi: 

Azione 1)

Risultati attesi: integrazione competenze professionali, collbaorazione, scambio e corresponsabilità nella gestione dei casi.

Indicatori di risultato:

  • n. 10 riunioni l'anno
  • n. 50 prese in carico
  • n. 3 casi in supervisione

Azione 3)

Risultati attesi:rafforzamneto dell'educativa domiciliare.

Indicatori di risultato:

  • n. 10 nuovi minori presi in carico
  • n. 10 nuove famiglie coinvolte
  • n. 12 operatori coinvolti
  • n. 10 nuovi interventi di educativa domiciliare attivati
Risultati raggiunti in fase intermedia: 

ATTIVITÀ REALIZZATE

  • presa in carico integrata da parte dell'equipe multidisciplinare con riunioni programmate con cadenza mensile, anche con il contributo di esperti esterni che hanno supportato l' U.O. Psicologia;
  • rafforzamento dell'educativa domiciliare con ore aggiuntive dell'educatore professionale per casi individuali;
  • programmazione di attività educative di gruppo per adolescenti (circa 36 ragazzi, alcuni già in carico ai servizi)
  • firma della convenzione con l'associazione culturale Co.Me.Te. per il rinforzo dell'attività di consulenza psicologica su casi complessi.

L'equipe è stata formalizzata con Determinazione del Direttore di zona n. 610/2019. All'equipe di base (assistenete sociale, educatore professionale e psicologo) si aggiungono operatori della Asl: psichiatri, neuropsichiatri, operatori SerD. Delle 10 riunioni previste ne sono state realizzate 6.

A causa dell'emergenza Covid-19 il progetto è stato rimodulato, ovvero sono state attivate modalità di contatto a distanza con i ragazzi attraverso videochiamate, rubriche tematiche, dibattiti in chat. Non è invece stata realizzata la formazione e la supervisione.

Risultati finali a conclusione del progetto: 

Il progetto si è sviluppato nei comuni dell'Alta Val d'Elsa che gestiscono i servizi sociali in forma associata tramite un contratto di servizi tra Società della Salute e Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa realizzando l'integrazione tra sociale e sanitario in particolare nell'ambito materno-infantile. Il progetto si collega ad altri percorsi già in atto gestiti dalla ASL (gruppo di sostegno alla genitorialità) e da FTSA (progetti di prossimità familiare).

Il progetto ha sviluppato le seguenti azioni:

  • Azione 1: Rafforzamento dell'equipe per la resa in carico di situazioni complesse nell'ambito materno-infatile, di supporto alla genitorialità, di tutela e di promozione del lavoro con le famiglie vulnerabile. L'equipe è stata integrata dalla presenza dello psicologo. Fra gli obiettivi dell'equipe c'è anche quello della condivisione del lavoro multidimensionale per promuovere un modello operativo basato sull'interdisciplinarietà e la corresponsabilità.
  • Azione 3: Rafforzamento dell'educativa domiciliare sia in forma individuale (per situazioni complesse all'interno di percorsi di tutela) sia di gruppo per adolescenti attraverso attività di socializzazione. Nel periodo del lockdown, i contatti sono stati mentenuti tramite videochiamate e dibattiti in chat dalle quali poi è nato un blog.

RISULTATI RAGGIUNTI

  • rafforzamento del lavoro di equipe implementando una metodologia di lavoro basata sull'interdisciplinarietà e la corresponsabilità.
  • realizzazione di un approccio proattivo nel lavoro con le famiglie e con gli adolescenti a rischio di devianza cercando di superare le barriere anche di tipo "psicologico".

INDICATORI DI RISULTATO

Azione 1)

  • realizzazione di 14 riunioni di equipe con la presenza di 3 assistenti sociali, 2 educatori professionali, 1 neuropsichiatra infantile, 1 psicologa del UFSMA, 1 psicologa del UFSMIA, 1 psicologa del Consultorio e 1 Coordinatore sociale. In alcuni casi sono stati presenti anche operatori del SerD al fine di migliorare la comprensione dei casi trattati.
  • i casi presi in carico dall'equipe sono stati 163. L'equipe ha lavorato nell'ottica di accompagnare famiglie in situazione di vulnerabilità all'interno di un progetto condiviso.

Azione 3)

  • n. 10 famiglie coinvolte nelle azioni di sostegno
  • n. 10 minori coinvolti nelle azioni di sostegno realizzate in forma individuale e n. 38 coinvolti nelle azioni di sostegno realizzate in gruppo
  • n. 19 professionisti coinvolti nelle azioni di diffusione della metodologia P.I.P.P.I.
Prosecuzione delle attività: 
Prosecuzione con altra progettualità