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Progetto Regionale PIPPI

Denominazione soggetto titolare: 
Regione Toscana
Tipologia soggetto titolare: 
altro (specificare)
: Regione
Indirizzo soggetto titolare: 
Via di Novoli, 26 - 50127 Firenze
Referente per il progetto (Contatti): 
Lorella Baggiani. Tel. 055/4385262. E-mail: politicheminori@regione.toscana.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Società della Salute Amiata Grossetana
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Dante Alighieri, 10 - 58033 Castel del piano
Referente per il progetto (Contatti): 
Lucia Nannetti. Tel. 0564/914501. Email: lucia.nannetti@uslsudest.toscana.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Società della Salute Pratese
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Piazza del Comune, 2 - 59100 Prato
Referente per il progetto (Contatti): 
Angela Vignozzi. Tel. 0574/1836404. Email: a.vignozzi@comune.prato.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Comune di Firenze
Tipologia soggetto attuatore: 
Comune
Indirizzo soggetto attuatore: 
Piazza della Signoria, 1 - 50122 Firenze
Referente per il progetto (Contatti): 
Sandra Di Rocco. Tel. 055/2616429. Email: sandra.dirocco@comune.fi.it
Denominazione soggetto attuatore: 
SdS Empolese - Valdelsa – Valdarno
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Società della Salute di Empoli: via dei Cappuccini, 79 – 50053 Empoli (FI)
Referente per il progetto (Contatti): 
Chiara Mannucci Tel. 0571/702767 Email: chiara.mannucci@uslcentro.toscana.it Andrea Barani Tel. 0571/878251 Email: andrea.barani@uslcentro.toscana.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Comune di Lucca (capofila per Zona Piana di Lucca)
Tipologia soggetto attuatore: 
Comune
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Santa Giustina, 6 - 55100 Lucca
Referente per il progetto (Contatti): 
Daniela Venturi Tel. 0583/44267 Email: danielaventuri@comune.lucca.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Comune di Massa (capofila per Zona Apuane)
Tipologia soggetto attuatore: 
Comune
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Porta Fabbrica 1 - 54100 Massa
Referente per il progetto (Contatti): 
Paola Giusti. Tel. 0585/490457. Emal: paola.giusti@comune.massa.ms.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Società della Salute Val di Cornia
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Boncompagni, 1- 57025 Piombino (LI)
Referente per il progetto (Contatti): 
Rosaria Lombardo Tel. 0565/67703 Email: segreteriazonavdc@usl6.toscana.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Società della Salute Grossetana
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Damiano Chiesa, 12 - 58100 Grosseto
Referente per il progetto (Contatti): 
Renza Capaccioli Tel. 0564/439221 Email: r.capaccioli@coesoareagr.it
Ambito prevalente di intervento: 
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 274 del 05/04/2016, Delibera n. 45 del 22/01/2018
Ambito territoriale: 
Amiata Grossetana, Firenze, Pratese, Apuane, Piana di Lucca, Grosseto,Empolese, Valdelsa, Valdarno, Val di Cornia
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

Il Programma nazionale P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione) persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni. Il programma P.I.P.P.I. è basato su moduli di azione da realizzare con alcune famiglie target accompagnate, in ogni fase del percorso, da un'attività di tutoraggio e coaching, per dar vita ad una comunità di pratiche e di ricerca sociale che costruisca e diffonda conoscenza ed innovazione. Sono previsti 4 dispositivi di azione rivolti sia ai bambini che ai genitori:

  • Educativa domiciliare: per l'individuazione di forme e modalità di recupero e di consolidamento della funzione educativa genitoriale;
  • Gruppi per genitori e bambini: per promuovere momenti di confronto e condivisione sulle questioni legate alla condizione di genitore;
  • Attività di raccordo tra scuola e servizi: per creare ed attivare una rete di scambio e per pensare azioni in un'ottica comune e condivisa;
  • Individuazione di famiglie di appoggio (sostegno sociale): per la ricerca, anche al di fuori del proprio nucleo familiare, di risorse finalizzate ad un concreto ed efficace sostegno della famiglia.

Il Programma si svolge in varie fasi con il coinvolgimento di ambiti territoriali diversi. Per la Toscana stati coinvolti i seguenti territori:

  • Comune di Firenze, Società della Salute Pratese, Società della Salute Amiata Grossetana (PIPPI 3);
  • Zona socio-sanitaria Piana di Lucca, Società della Salute Senese, Società della Salute Grossetana (PIPPI 4)
  • Zona socio-sanitaria Apuane, Società della Salute Bassa Val di Cecina, Comune di Firenze, Società della Salute Pratese e Amiata Grossetana (PIPPI 5).
  • Società della Salute Pisana, Società della Salute Pistoiese, Società della Salute Valdinievole, Società della Salute Grossetana e Zona Socio-Sanitaria Piana di Lucca (PIPPI 6).
  • Società della Salute Pratese, Comune di Firenze, Società della Salute Amiata Grossetana, Zona Apuane, Società della Salute Empolese-Valdelsa-Valdarno, Società della Salute Val d'Era, Società della Salute Val di Cornia (PIPPI 7).

La Regione Toscana, a partire dalla 5° fase di attuazione del Programma, ha inteso, con Delibera n. 274 del 05/04/2016, assumere gli obiettivi e le esperienze maturate ed in corso attraverso il Programma P.I.P.P.I., così come attuato dai territori coinvolti, a fondamento di un percorso di sviluppo sull'area della prevenzione e del sostegno alla genitorialità fragile, per la costruzione di un sistema regionale diffuso basato sull'integrazione - nell'ambito dei servizi sociali e socio-sanitari toscani - professionale, organizzativa ed istituzionale, secondo i modelli che il Programma stesso propone.

Per l'attuazione del programma P.I.P.P.I., gli Ambiti hanno a disposizione: il finanziamento accordato dal Ministero comprensivo delle risorse regionali a titolo di cofinanziamento e specifiche risorse integrative erogate dalla Regione. Le risorse regionali integrative (complessivamente 62.500 euro per gli ambiti aderenti a PIPPI 5) sono destinate, nello specifico, a sostenere l'obiettivo della diffusione e disseminazione della metodologia appresa e dei relativi dispositivi tecnico-organizzativi attraverso il coinvolgimento di tutti i servizi dedicati a minori e famiglia del proprio ambito e/o di servizi di ambiti circostanti della zona. Le azioni previste riguardano quindi:

  • formazione e aggiornamento;
  • organizzazione eventi di disseminazione;
  • materiale illustrativo/informativo;
  • consolidamento equipe multi-professionali;
  • rafforzamento dispositivi di intervento;
  • altri interventi funzionali all'obiettivo della disseminazione concordati e condivisi con la Regione.

Per perseguire al meglio questo obiettivo, nella 6° fase di implementazione sono stati ricoinvolti il Comune di Firenze e la Società della Salute Pratese. Questa collaborazione, che affianca il percorso sperimentale ministeriale, è finalizzata al coordinamento delle azioni regionali di diffusione, sviluppo e consolidamento della metodologia. E’ prevista in tal senso un’attività specifica di affiancamento ed integrazione con i percorsi di lavoro portati avanti dai due territori della Piana di Lucca e della SdS Grossetana che costituiscono il livello avanzato della sesta fase di sperimentazione (PIPPI 6). Nel complesso questi quattro territori "senior" collaborano quindi con la Regione Toscana per assicurare:

  • l’impegno connesso alla formazione di due formatori esperti che, come previsto dal piano di lavoro nazionale del Programma, dovranno collaborare con gli altri formatori esperti e partecipare al Laboratorio Territoriale gestito dall’ambito interzonale Piana di Lucca-Società della Salute Grossetana;
  • il completamento dell’estensione del Programma PIPPI tra tutti servizi sociali di competenza e tra le rispettive zone limitrofe;
  • la collaborazione alla diffusione e alla messa a sistema della metodologia PIPPI tra i servizi sociali e socio-sanitari e tra gli operatori scolastici delle Zone-Società della Salute, anche nell'ottica della sistematizzazione complessiva dell'esperienza e del supporto alla programmazione regionale.

Con Delibera n. 459 del 02/05/2017 la Regione ha portato a sistema alcuni elementi già introdotti con la quinta fase di implementazione:

  • l’articolazione sovrazonale di alcuni ambiti territoriali esperti (Grosseto+Lucca) funzionale all’obiettivo della più estesa diffusione del Programma tra i servizi toscani ed alla costituzione di un LabT a vocazione regionale;
  • il coinvolgimento extra sperimentazione di due ambiti senior – Società della Salute di Prato e Comune di Firenze – con funzioni specifiche:
    • la messa a disposizione di due figure professionali con funzione di formatori esperti, proiettati nell’attività del Lab T in raccordo e condivisione con la terza figura di formatore;
    • il completamento dell’attività di estensione del Programma all’interno dei servizi sociali dei due enti;
    • il supporto e la collaborazione all’impegno della Regione in ordine alla messa a sistema della metodologia PIPPI e della programmazione regionale;
  • la costituzione di una rete mix di servizi e di una comunità di professionisti con livelli diversi di conoscenza dell’approccio metodologico del Programma, ma uniformemente orientata a riconoscere le situazioni di vulnerabilità genitoriale e ad intervenire in ottica preventiva e promozionale favorendo la partecipazione ed il protagonismo delle famiglie.

La Regione ha ritenuto opportuno riconoscere e valorizzare l’impegno dei territori senior assegnando risorse integrative (per complessivi 112.500 euro) mirate agli obiettivi di sviluppo condivisi ed alla sostenibilità del completamento della fase sperimentale di derivazione ministeriale.

Con Delibera n. 45 del 22/01/2018 la Regione Toscana, nell'aderire alla 7° fase del Programma P.I.P.P.I., ha inteso dare prosecuzione al suo impegno per la messa a sistema delle pratiche e delle esperienze derivanti dalla sperimentazione del programma, in concomitanza anche con le misure previste dalla programmazione annuale dei fondi erogati dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia finalizzati ad azioni, misure, provvedimenti e progetti per il sostegno e la promozione della genitorialità.

Il rafforzamento degli interventi integrati sull'area delle promozione e del sostegno alla genitorialità rappresenta, dunque, un obiettivo specifico delle politiche regionali di prevenzione e tutela dei diritti dei minori e delle famiglie sviluppato proprio a partire dai risultati fin qui conseguiti attraverso il programma P.I.P.P.I. Per questo motivo anche per la 7° fase di sviluppo del Programma sperimentale, la Regione Toscana ha previsto l'erogazione di risorse integrative a favore degli ambiti interzonali di livello avanzato (Società della Salute Pratese, Comune di Firenze, Società della Salute Amiata Grossetana, Zona Apuane, Società della Salute Empolese-Valdelsa-Valdarno, Società della Salute Val di Cornia). Tali risorse (complessivamente 187.500 euro) sono finalizzate a sostenere la piena realizzazione delle attività previste dal programma, sia per lo sviluppo nazionale che regionale e, in particolare:

  • la partecipazione ai cicli formativi riservati ai formatori esperti che, come previsto dalla 7° fase del programma, dovranno collaborare con gli altri formatori esperti e partecipare ai rispettivi Laboratori Territoriali che saranno costituiti;
  • l'estensione del Programma tra i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari della zona stessa e di altre zone limitrofe;
  • la condivisione con la Regione Toscana di un programma di intervento finalizzato alla collaborazione per la diffusione e la messa a sistema della metodologia P.I.P.P.I. tra i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari e tra gli operatori scolastici delle Zone-Società della Salute, nonchè nell'ottica della sistematizzazione complessiva dell'esperienza e del supporto alla programmazione regionale;
  • la collaborazione per la creazione di una rete di Laboratori Territoriali coordinata dalla Regione;
  • il coinvolgimento dei servizi sanitari competenti in materia di salute mentale infanzia/adolescenza e adulti, ai fini della costituzione e del consolidamento delle équipes integrate e per la massima diffusione della metodologia di intervento e dei relativi dispositivi.
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
Tipologia destinatari: 
Famiglie
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Risultati raggiunti in fase intermedia: 

5° fase PROGRAMMA PIPPI

L'Ambito Territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE PRATESE, con le risorse erogate dalla Regione, ha realizzato:

  • gruppi con i genitori e con i bambini allargati alla partecipazione delle famiglie già coinvolte nella 3° fase di sperimentazione, permettendo così ai nuovi partecipanti di sentirsi accolti ed ascoltare le esperienze positive di chi era già nel Programma. Il gruppo bambini è stato condotto da un educatore professionale, mentre il gruppo dei genitori è stato seguito da un pedagogista e uno psicologo. Alla fine del percorso è stato consegnato alle famiglie un quaderno con le foto delle attività svolte.
  • educativa domiciliare che grazie alle risorse integrative si è potuta svolgere con continuità per tutte le famiglie.
  • partenariato, scuola, famiglia e servizi che ha portato alla realizzazione di 5 progetti con il gruppo classe di 7 bambini inseriti nel Programma. Gli insegnanti delle scuole frequentate dai bambini target (scuola del'infanzia e scuola primaria) hanno partecipato, insieme all'equipe, al tutoraggio finale avviando un proficuo scambio. Le risorse regionali hanno consentito di finanziare tutti i progetti presentati il cui costo medio è stato di 800/1000 euro ciascuno.

L’ambito territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE AMIATA GROSSETANA ha potenziato due dei dispositivi previsti dal programma: i gruppi con i bambini e l'educativa domiciliare permettendo di mantenere costante il sostegno alla famiglie durante tutta la durata del Programma. Inoltre, nel periodo estivo, è stato realizzato il laboratorio "Agrilab", un progetto di agricoltura sociale itinerante nei vari Comuni dell'ambito. L'intervento era destinato sia ai bambini inseriti nel Programma PIPPI che non, per un totale di 13 minori coinvolti. "Agrilab" ha inteso favorire la socializzazione fra i bambini a stretto contatto con la natura al fine di ridurre problemi comportamentali, implementare le competenze comunicative, cognitive ed espressive, aumentare l'autostima. Inoltre, grazie al carattere itinerante del progetto, si è migliorata la conoscenza del territorio e delle diverse attività produttive da parte dei bambini, in particolare di quelli che vivono in comuni periferici.

6° fase PROGRAMMA PIPPI

L'Ambito Territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE PRATESE ha utilizzato le rosrse integrative regionali per permettere al formatore dell'ambito SdS Pratese di partecipare a tutti gli incontri di formazione organizzati dall'Università di Padova nonché a tutti gli incontri del Lab-T Piana di Lucca - Grosseto per supportare l'elaborazione del "Progetto di Innovazione". All'interno di tale Progetto sono state previste e realizzate le seguenti azioni:

  • Giornata formativa 31 maggio 2018 Grosseto: Approfondimento teorico pratico rispetto a tecniche e strumenti del metodo PIPPI per supportare i percorsi di accompagnamento delle equipe e sostenere le eventuali criticità formative e metodologiche che sono emerse nel corso delle Giornate di Approfondimento Residenziale.
  • Giornate formative 25 ottobre 2018 Lucca e 22 novembre 2018 Grosseto: Diffusione della conoscenza dell'approccio della metodologia PIPPI agli operatori che si occupano di minori e famiglie nell'ambito territoriale Piana di Lucca - Grosseto.

Il formatore dell'SdS Pratese ha inoltre partecipato al seminario regionale organizzato in data 24/05/2018 a Firenze sul tema del sostegno alla genitorialità tenendo una relazione sul dispositivo "gruppi con genitori e con bambini" e al convegno promosso in data 8/11/2017 dalla Regione Umbria in occasione della giornata dei diritti dei bambini a Foligno.

Infine, grazie alle risorse integrative regionali, l'SdS Pratese ha organizzato in data 23/01/2019 a Prato il seminario Accogliere le famiglie verso una genitorialità positiva: dall'esperienza di PIPPI all'implementazione delle Linee di indirizzo nazionali. Al seminario hanno partecipato circa 90 persone fra psicologi, educatori, insegnanti e assistenti sociali.

L’ambito territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE AMIATA GROSSETANA ha scelto di concentrarsi sul potenziamento dell'educativa domiciliare sia per il lavoro con i minori coinvolti nella sperimentazione sia per consentire una maggiore partecipazione degli educatori all'interno delle equipe multidisciplinari. Inoltre gli educatori "esperti" hanno partecipato a diverse iniziative volte alla diffusione della metodologia PIPPI fra operatori non formati, quali, ad esempio:

  • Giornate di Approfondimento Residenziale 31 gennaio - 1 febbraio 2018 Arliano (LU)
  • Giornata formativa 31 maggio 2018 Grosseto
  • Giornata formativa "Rotte condivise verso il mondo del bambino" 25 ottobre 2018 Grosseto
  • Seminario regionale "Rimettere al centro le competenze genitoriali" 24 maggio 2018 Firenze

Un ulteriore sviluppo della promozione e del sostegno alla genitorialità a livello territoriale è costituito dall'approvazione da parte dell'SdS Grosseto, con Determina n. 644-2018 del 19/09/2018 (si veda allegato), delle "Linee guida per la promozione dell'alta integrazione socio-sanitaria in ambito tutela minori e sostegno alla vulnerabilità familiare" che recepiscono e fanno propri i principi che stanno alla base del Programma nazionale PIPPI e delle Linee di indirizzo nazionali per l'intervento con i bambini e le famiglie in situazione di vulnerabilità. Tali Linee guida nascono da una riflessione comune sviluppata dal Dipartimento dei Servizi Sociali e dall'Area Omogenea di Psicologia del Dipartimento Salute Mentale della ASL Toscana Sud Est. Il territorio grossetano dunque, facendo tesoro dell'esperienza maturata durante la sperimentazione PIPPI, promuove, in relazione alle attività del Settore Materno Infantile e Tutela Minori, la costituzione, in ogni zona distretto, di un Gruppo Multiprofessionale per la valutazione e monitoraggio delle situazioni complesse.

L'Ambito territoriale della ZONA PIANA DI LUCCA ha collaborato con la Società della Salute Grossetana, in qualità di ambito interzonale, per la realizzazione del Lab-T. L'azione del Lab-T ha rafforzato l'approccio PIPPI come metodologia di lavoro quotidiano, contaminando anche prassi operative diverse e nello specifico alcune progettualità realizzate dal Centro Affido della Piana di Lucca. Si prevede inoltre che il Lab-T continui nella sua azione di formazione / supporto per la divulgazione della metodologia PIPPI sul territorio e fra i diversi operatori anche una volta terminata la fase sperimentale. Analogamente a quanto realizzato nell'ambito grossetano, con le risorse integrative regionali, è stata realizzata la sopramenzionata giornata formativa del 22 novembre 2018 a Lucca alla quale hanno partecipato non solo gli operatori provenienti dalla Piana di Lucca ma anche soggetti provenienti da altre realtà territoriali, gli operatori della USL, del Terzo settore e della Scuola.

L’Ambito territoriale del COMUNE DI FIRENZE, nel corso della 6° fase di attuazione ha messo a disposizione un assistente sociale che ha partecipato al Lab-T Regionale. In particolare l'assistente sociale ha collaborato alla stesura del  Progetto di Innovazione e, in seguito, è intervenuto come formatore nelle giornate di:

  • Firenze 24 maggio 2018 in occasione del Seminario "Rimettere al centro le competenze genitoriali" conducendo il workshop insieme al collega di Prato;
  • Grosseto 31 maggio 2018 conducendo una giornata di approfondimento sugli strumenti PIPPI rivolta agli operatori
  • Grosseto 25 ottobre e Lucca 22 novembre 2018 ha formato i partecipanti al seminario "Rotte condivise verso il mondo del bambino - approccio multi professionale alla vulnerabilità familiare".
Risultati finali a conclusione del progetto: 

7° fase PROGRAMMA PIPPI

Nel corso della 7° fase, appena conclusa, del programma PIPPI, l’ambito territoriale del COMUNE DI FIRENZE ha scelto di potenziare il servizio di educativa domiciliare a favore dei bambini e delle rispettive famiglie. Il conseguente rafforzamento delle equipe integrate ha permesso di lavorare con maggiore intensità per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per la costruzione di una rete solida e duratura nel tempo per ciascuna situazione. E' stato inoltre formalizzato un accordo di rete con le scuole dell'area fiorentina frequentate dai minori inseriti in PIPPI. Le scuole hanno elaborato dei progetti individualizzati ma inclusivi di piccoli gruppi/classi.

Nell'ambito del Lab-T, previsto da PIPPI 7, le assistenti sociali hanno participato alla formazione promossa dall'Univeristà di Padova e a loro volta si sono impegnate nel formare gli altri operatori componenti l'equipe multidisciplinare. In collaborazione con il Comune di Prato, sono state svolte le attività previste ed in particolare è stato realizzato e sperimentato il "Kit delle Carte" il cui scopo è quello di implementare il grado di partecipazione delle famiglie alla progettazione degli interventi che riguardano l'intero nucleo familiare in carico al servizio sociale. All'interno dell'implementazione sono stati organizzati dei focus con gruppi misti di genitori, assistenti sociali e adolescenti in carico all'educativa domiciliare per testare il "Kit delle Carte". Nel 2019 è stato riproposto un gruppo misto di genitori inseriti in PIPPI e non ed, in parallelo, un gruppo di ragazzi, ma entrambe le esperienze sono state interrotte dall'emergenza sanitaria.

La SOCIETÀ DELLA SALUTE PRATESE, con le risorse integrative regionali, ha potuto permettere ad alcuni educatori impegnati nell'educativa domiciliare di:

  • svolgere il ruolo di coach durante PIPPI 7;
  • attivare educativa per due famiglie inserite nella ricerca Pilota 0-3 sulle “Interrelazioni fra reddito, competenze genitoriali e sviluppo dei bambini 0-3”;
  • partecipare alla formazione (spese viaggi) organizzata dall’ Università di Padova che coordina la ricerca ad una opertrice in più che a sua volta ha potuto partecipare ad incontri formativi organizzati nell’Ambito al fine di trasferire le competenze acquisite.

Inoltre, le risorse integrative regionali hanno consentito il finanziamento di tutti i 7 progetti presentati dalle scuole in cui erano inseriti i bambini PIPPI.

Per quanto riguarda l'estensione del Programma tra i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari della zona o di altre zone limitrofe, con le risorse integrative è stato organizzato un tavolo di lavoro a livello di Ambito per l’elaborazione di un protocollo scuola/servizi sociali che ha elaborato un testo ad oggi ancora non sottoscritto a causa del lockdown. E’ stato organizzato un evento formativo di 4 ore accreditato dall’OAS Toscana sulla Ricerca Rdc 0-3 Interrelazioni fra reddito, competenze genitoriali e sviluppo dei bambini 0-3 rivolto ad assistenti sociali dell’area tutela di tutto l’Ambito Pratese, che ha visto coinvolti come relatori operatori dell’Ente Pubblico e del Terzo settore che hanno partecipato alla ricerca. Tale evento è stata preziosa occasione, oltrechè per illustrare il percorso di ricerca, per approfondire il modello multidimensionale del mondo del Bambino" utilizzato come strumento nell’ottica della valutazione partecipativa e trasformativa integrato con gli strumenti P.I.C.C.O.L.O. e ASQ. Infine, uno dei due formatori dell’Ambito Pratese ha partecipato ad eventi formativi in qualità di relatore organizzati rispettivamente uno dalla SdS Amiata Grossetana e l’altro dalla Regione Toscana per la diffusione ed implementazione del lavoro multidisciplinare nelle zone che non hanno mai preso parte al programma PIPPI.

Le attività connesse alla realizzazione del "Progetto di Innovazione" elaborato a livello di Ambito in collaborazione con il Comune di Firenze hanno richiesto numerosi incontri di progettazione, monitoraggio e coordinamento dei lavori che ogni Ambito ha condotto separatamente (ad es. i laboratori della partecipazione con famiglie ed operatori finalizzati alla partecipazione attiva delle famiglie e degli operatori nella progettazione e realizzazione dello strumento oggetto del progetto di Innovazione), con il coordinamento del Referente Regionale e dell’Istituto Innocenti che hanno sostenuto i lavori fornendo i necessari supporti tecnici ed organizzativi. I lavori dei due Lab-T SdS Pratese e Comune di Firenze stanno proseguendo anche dopo la conclusione del programma, al fine di sperimentare le carte della partecipazione con le famiglie. Questa fase infatti è stata molto rallentata dall’emergenza sanitaria, tuttavia qualche operatore ha sperimentato le carte attraverso videochiamate e piattaforme per videoconferenze (zoom, meet, ecc).

Durante l’edizione PIPPI 7 due operatori (assistente sociale ed educatore) hanno realizzato due brevi video sull’utilizzo della matrice degli eventi critici applicata ad un evento critico accaduto ad una delle famiglie inserite nella sperimentazione PIPPI 7. Inoltre sono stati realizzate due presentazioni videoregistrate di un’ora ciascuna dal titolo: “Un viaggio nel mondo di PIPPI, metodi, strumenti e dispositivi”. Il primo video riguarda i contenuti teorici del programma, mentre il secondo è lo studio di un caso attraverso il quale i contenuti descritti trovano applicazione operativa.

Parte delle risorse integrative regionali sono andate anche a finanziare le attività del Centro delle Famiglie Ohana dell’Area Pratese che nasce proprio dall’esperienza maturata attraverso il programma PIPPI dagli operatori sia dell’ente pubblico che del privato sociale. Il sostegno alla genitorialità in gruppo è inoltre stato realizzato anche nell’ambito di un altro progetto attivo nell’Area Pratese denominato Social Board attraverso la costituzione di due gruppi di genitori e due gruppi di bambini oltre a quello realizzato con famiglie PIPPI e non. Ciò è stato possibile grazie alla condivisione dell’esperienza degli operatori/facilitatori PIPPI con gli operatori/facilitatori Social Board attraverso l’organizzazione di momenti formativi non strutturati ed incontri di coordinamento e programmazione. Inoltre nel gruppo genitori PIPPI sono state inserite anche tre famiglie non inserite nel programma e che hanno preso parte alle attività. I facilitatori dei gruppi sono stati individuati fra gli operatori di EM e coach con qualifica di assistente sociale, psicologo ed educatore, per lo più appartenenti al Terzo Settore.

La SOCIETÀ DELLA SALUTE EMPOLESE VALDARNO VALDELSA, con le risorse integrative regionali, ha potenziato i dispositivi previsti dal Programma nazionale, in particolare:

  • selezionando (in aggiunta alle 5 famiglie della sperimentazione ministeriale) n.13 famiglie alle quali è stato proposto di collaborare nell’attuazione dei progetti personalizzati di intervento tramite la metodologia PIPPI. Per ciascuna di queste famiglie è stato attivato intervento socio-educativo per moduli di intervento di 3 o 6 mesi. 
  • organizzando 7 gruppi genitori (4 incontri per ogni gruppo, per un totale di 28 incontri) e 7 gruppi bambini (4 incontri per ogni gruppo, per un totale di 28 incontri). Le attività hanno registrato la partecipazione di 48 genitori e di 52 bambini.
  • attivando i seguenti percorsi nelle scuole:
    • Istituto Comprensivo di Certaldo, scuola dell’infanzia “Bruno Ciari”, periodo aprile-giugno 2019, i bambini della sezione Coccinelle hanno giocato con PIPPI. PIPPI ha proposto tanti giochi da fare e attività nuove, per quattro volte i bambini sono andati a scuola insieme a mamma e babbo.
    • Istituto Comprensivo di Montespertoli: attivazione del ‘Protocollo per l’intervento integrato sul disagio socio-relazionale’ implementando una collaborazione già avviata tra Scuola e Servizi Sociali al fine di rilevare tempestivamente specifiche situazioni di disagio socio relazionale. Partner: Istituto Comprensivo di Montespertoli, Amministrazione Comunale di Montespertoli, Servizio Sociale SDS, Associazione Misericordia, Associazione Sportiva Montesport, Gruppo Genitori Incontriamoci al Parco, associazione musicale Prima Materia, Coop.21, Teatro Cappelli Antonio, Plantago, Boy-Scout. Sono stati organizzati incontri/riunioni con tutti i partner che hanno portato anche alla creazione di uno sportello delle associazioni nel plesso scolastico.
    • Istituto Comprensivo Michelangelo di Empoli: sono stati avviati i rapporti finalizzati alla creazione di equipe multidisciplinari integrate.

Sono stati realizzati inoltre vari eventi formativi, condotti dai coach, e tavoli di approfondimento della metodologia del programma PIPPI coinvolgendo educatori professionali e assistenti sociali. Il programma PIPPI è stato presentato alla Conferenza Scolastica Zonale Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore e sono stati, in collaborazione col Centro Studi “Bruno Ciari”, all’interno della programmazione a cura della Conferenza Zonale per l’istruzione dell’Empolese Valdelsa, due pomeriggi di studio e un successivo incontro sul tema: “Il disagio. Riflessioni dialogate con l’assistente sociale”. Infine è stata organizzata una giornata divulgativa sui temi della genitorialità positiva aperta agli operatori socio-sanitari, medici, pediatri, terzo settore, servizi educativi e culturali.

La SOCIETÀ DELLA SALUTE VALLI ETRUSCHE, con le risorse integrative regionali, ha realizzato interventi di supporto psicologico e progetti con le istituzioni scolastiche, in modo da sostenere la genitorialità e il benessere dei bambini rafforzando la relazione del sistema Scuole-Famiglie-Servizi. Diverse le iniziative rese possibili dal progetto: visite all’Acquario di Livorno, all’Associazione AsiniAmo di Scarlino, al Parco Gallorose, per avvicinare i bambini al mondo naturale in modo semplice e giocoso. Inoltre sono stati erogati contributi economici per consentire la partecipazione di 5 bambini ad un centro estivo ludico-ricreativo e di socializzazione , contributo per la frequenza di tre mesi di una minore presso un istituto paritario e contributi per l'inizio di un percorso, per cinque bambini, presso il maneggio Il Felciaino, dove è stata organizzata la festa di fine programma. A fine percorso è stato realizzato il “Diario di Bordo”, un volumetto che raccoglie le foto scattate nei diversi momenti delle visite ai parchi e le riflessioni e le sensazioni delle famiglie aderenti al Programma P.I.P.P.I.

La SOCIETÀ DELLA SALUTE AMIATA GROSSETANA ha utilizzato le risorse integrative regionali per le attività del Lab-T e per rafforzare il dispositivo del partenariato con la scuola realizzando diversi percorsi formativi ed informativi nei quattro Istituti comprensivi presenti sul territorio. In particolare sono stati sviluppati due progetti che hanno coinvolti non solo i minori inseriti nel Programma PIPPI ma tutti i bambini della scuola. Il progetto dell'Istituto Comprensivo Vannini-Lazzeretti ha previsto la creazione di un Laboratorio della cartapesa, mentre il progetto dell'Istituto Comprensivo Civitella Paganico è stato finalizzato alla realizzazione di Laboratorio di musicoterapia. Al contempo sono stati realizzati percorsi formativi per gli operatori dei servizi socio-sanitari. Il 9 gennaio 2020 si è tenuto l'evento "Qualcosa di PIPPI" a cui hanno partecipato circa 40 professionisti tra assistenti sociali, educatori, insegnanti e psicologi.

La ZONA APUANE ha utilizzato le risorse integrative per rafforzare tutti i dispositivi previsti dal Programma P.I.P.P.I:

  • L'intervento di educativa domiciliare si è concentrato su 5 famiglie attraverso progetti partecipati in grado di attivare le risorse presenti all'interno del nucleo.
  • Nelle scuole coinvolte nel Programma P.I.P.P.I. sono stati incentivati percorsi che hanno stimolato la parte emozionale, ludica e creativa dei bambini.
  • Nei gruppi genitori-bambini sono stati affrontati temi legati alla genitorialità mentre i bambini sono stati intrattenuti con laboratori artistico-manuali.

L'emergenza sanitaria ha comportato una rimodulazione delle attività attraverso l'utilizzo di piattaforme on line per mantenere i contatti con le famiglie inserite nel Programma.