Il Programma nazionale P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione) persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni. Il programma P.I.P.P.I. è basato su moduli di azione da realizzare con alcune famiglie target accompagnate, in ogni fase del percorso, da un'attività di tutoraggio e coaching, per dar vita ad una comunità di pratiche e di ricerca sociale che costruisca e diffonda conoscenza ed innovazione. Sono previsti 4 dispositivi di azione rivolti sia ai bambini che ai genitori:
Il Programma si svolge in varie fasi con il coinvolgimento di ambiti territoriali diversi. Per la Toscana stati coinvolti i seguenti territori:
La Regione Toscana, a partire dalla 5° fase di attuazione del Programma, ha inteso, con Delibera n. 274 del 05/04/2016, assumere gli obiettivi e le esperienze maturate ed in corso attraverso il Programma P.I.P.P.I., così come attuato dai territori coinvolti, a fondamento di un percorso di sviluppo sull'area della prevenzione e del sostegno alla genitorialità fragile, per la costruzione di un sistema regionale diffuso basato sull'integrazione - nell'ambito dei servizi sociali e socio-sanitari toscani - professionale, organizzativa ed istituzionale, secondo i modelli che il Programma stesso propone.
Per l'attuazione del programma P.I.P.P.I., gli Ambiti hanno a disposizione: il finanziamento accordato dal Ministero comprensivo delle risorse regionali a titolo di cofinanziamento e specifiche risorse integrative erogate dalla Regione. Le risorse regionali integrative (complessivamente 62.500 euro per gli ambiti aderenti a PIPPI 5) sono destinate, nello specifico, a sostenere l'obiettivo della diffusione e disseminazione della metodologia appresa e dei relativi dispositivi tecnico-organizzativi attraverso il coinvolgimento di tutti i servizi dedicati a minori e famiglia del proprio ambito e/o di servizi di ambiti circostanti della zona. Le azioni previste riguardano quindi:
Per perseguire al meglio questo obiettivo, nella 6° fase di implementazione sono stati ricoinvolti il Comune di Firenze e la Società della Salute Pratese. Questa collaborazione, che affianca il percorso sperimentale ministeriale, è finalizzata al coordinamento delle azioni regionali di diffusione, sviluppo e consolidamento della metodologia. E’ prevista in tal senso un’attività specifica di affiancamento ed integrazione con i percorsi di lavoro portati avanti dai due territori della Piana di Lucca e della SdS Grossetana che costituiscono il livello avanzato della sesta fase di sperimentazione (PIPPI 6). Nel complesso questi quattro territori "senior" collaborano quindi con la Regione Toscana per assicurare:
Con Delibera n. 459 del 02/05/2017 la Regione ha portato a sistema alcuni elementi già introdotti con la quinta fase di implementazione:
La Regione ha ritenuto opportuno riconoscere e valorizzare l’impegno dei territori senior assegnando risorse integrative (per complessivi 112.500 euro) mirate agli obiettivi di sviluppo condivisi ed alla sostenibilità del completamento della fase sperimentale di derivazione ministeriale.
Con Delibera n. 45 del 22/01/2018 la Regione Toscana, nell'aderire alla 7° fase del Programma P.I.P.P.I., ha inteso dare prosecuzione al suo impegno per la messa a sistema delle pratiche e delle esperienze derivanti dalla sperimentazione del programma, in concomitanza anche con le misure previste dalla programmazione annuale dei fondi erogati dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia finalizzati ad azioni, misure, provvedimenti e progetti per il sostegno e la promozione della genitorialità.
Il rafforzamento degli interventi integrati sull'area delle promozione e del sostegno alla genitorialità rappresenta, dunque, un obiettivo specifico delle politiche regionali di prevenzione e tutela dei diritti dei minori e delle famiglie sviluppato proprio a partire dai risultati fin qui conseguiti attraverso il programma P.I.P.P.I. Per questo motivo anche per la 7° fase di sviluppo del Programma sperimentale, la Regione Toscana ha previsto l'erogazione di risorse integrative a favore degli ambiti interzonali di livello avanzato (Società della Salute Pratese, Comune di Firenze, Società della Salute Amiata Grossetana, Zona Apuane, Società della Salute Empolese-Valdelsa-Valdarno, Società della Salute Val di Cornia). Tali risorse (complessivamente 187.500 euro) sono finalizzate a sostenere la piena realizzazione delle attività previste dal programma, sia per lo sviluppo nazionale che regionale e, in particolare:
5° fase PROGRAMMA PIPPI
L'Ambito Territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE PRATESE, con le risorse erogate dalla Regione, ha realizzato:
L’ambito territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE AMIATA GROSSETANA ha potenziato due dei dispositivi previsti dal programma: i gruppi con i bambini e l'educativa domiciliare permettendo di mantenere costante il sostegno alla famiglie durante tutta la durata del Programma. Inoltre, nel periodo estivo, è stato realizzato il laboratorio "Agrilab", un progetto di agricoltura sociale itinerante nei vari Comuni dell'ambito. L'intervento era destinato sia ai bambini inseriti nel Programma PIPPI che non, per un totale di 13 minori coinvolti. "Agrilab" ha inteso favorire la socializzazione fra i bambini a stretto contatto con la natura al fine di ridurre problemi comportamentali, implementare le competenze comunicative, cognitive ed espressive, aumentare l'autostima. Inoltre, grazie al carattere itinerante del progetto, si è migliorata la conoscenza del territorio e delle diverse attività produttive da parte dei bambini, in particolare di quelli che vivono in comuni periferici.
6° fase PROGRAMMA PIPPI
L'Ambito Territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE PRATESE ha utilizzato le rosrse integrative regionali per permettere al formatore dell'ambito SdS Pratese di partecipare a tutti gli incontri di formazione organizzati dall'Università di Padova nonché a tutti gli incontri del Lab-T Piana di Lucca - Grosseto per supportare l'elaborazione del "Progetto di Innovazione". All'interno di tale Progetto sono state previste e realizzate le seguenti azioni:
Il formatore dell'SdS Pratese ha inoltre partecipato al seminario regionale organizzato in data 24/05/2018 a Firenze sul tema del sostegno alla genitorialità tenendo una relazione sul dispositivo "gruppi con genitori e con bambini" e al convegno promosso in data 8/11/2017 dalla Regione Umbria in occasione della giornata dei diritti dei bambini a Foligno.
Infine, grazie alle risorse integrative regionali, l'SdS Pratese ha organizzato in data 23/01/2019 a Prato il seminario Accogliere le famiglie verso una genitorialità positiva: dall'esperienza di PIPPI all'implementazione delle Linee di indirizzo nazionali. Al seminario hanno partecipato circa 90 persone fra psicologi, educatori, insegnanti e assistenti sociali.
L’ambito territoriale della SOCIETÀ DELLA SALUTE AMIATA GROSSETANA ha scelto di concentrarsi sul potenziamento dell'educativa domiciliare sia per il lavoro con i minori coinvolti nella sperimentazione sia per consentire una maggiore partecipazione degli educatori all'interno delle equipe multidisciplinari. Inoltre gli educatori "esperti" hanno partecipato a diverse iniziative volte alla diffusione della metodologia PIPPI fra operatori non formati, quali, ad esempio:
Un ulteriore sviluppo della promozione e del sostegno alla genitorialità a livello territoriale è costituito dall'approvazione da parte dell'SdS Grosseto, con Determina n. 644-2018 del 19/09/2018 (si veda allegato), delle "Linee guida per la promozione dell'alta integrazione socio-sanitaria in ambito tutela minori e sostegno alla vulnerabilità familiare" che recepiscono e fanno propri i principi che stanno alla base del Programma nazionale PIPPI e delle Linee di indirizzo nazionali per l'intervento con i bambini e le famiglie in situazione di vulnerabilità. Tali Linee guida nascono da una riflessione comune sviluppata dal Dipartimento dei Servizi Sociali e dall'Area Omogenea di Psicologia del Dipartimento Salute Mentale della ASL Toscana Sud Est. Il territorio grossetano dunque, facendo tesoro dell'esperienza maturata durante la sperimentazione PIPPI, promuove, in relazione alle attività del Settore Materno Infantile e Tutela Minori, la costituzione, in ogni zona distretto, di un Gruppo Multiprofessionale per la valutazione e monitoraggio delle situazioni complesse.
L'Ambito territoriale della ZONA PIANA DI LUCCA ha collaborato con la Società della Salute Grossetana, in qualità di ambito interzonale, per la realizzazione del Lab-T. L'azione del Lab-T ha rafforzato l'approccio PIPPI come metodologia di lavoro quotidiano, contaminando anche prassi operative diverse e nello specifico alcune progettualità realizzate dal Centro Affido della Piana di Lucca. Si prevede inoltre che il Lab-T continui nella sua azione di formazione / supporto per la divulgazione della metodologia PIPPI sul territorio e fra i diversi operatori anche una volta terminata la fase sperimentale. Analogamente a quanto realizzato nell'ambito grossetano, con le risorse integrative regionali, è stata realizzata la sopramenzionata giornata formativa del 22 novembre 2018 a Lucca alla quale hanno partecipato non solo gli operatori provenienti dalla Piana di Lucca ma anche soggetti provenienti da altre realtà territoriali, gli operatori della USL, del Terzo settore e della Scuola.
L’Ambito territoriale del COMUNE DI FIRENZE, nel corso della 6° fase di attuazione ha messo a disposizione un assistente sociale che ha partecipato al Lab-T Regionale. In particolare l'assistente sociale ha collaborato alla stesura del Progetto di Innovazione e, in seguito, è intervenuto come formatore nelle giornate di:
7° fase PROGRAMMA PIPPI
Nel corso della 7° fase, appena conclusa, del programma PIPPI, l’ambito territoriale del COMUNE DI FIRENZE ha scelto di potenziare il servizio di educativa domiciliare a favore dei bambini e delle rispettive famiglie. Il conseguente rafforzamento delle equipe integrate ha permesso di lavorare con maggiore intensità per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per la costruzione di una rete solida e duratura nel tempo per ciascuna situazione. E' stato inoltre formalizzato un accordo di rete con le scuole dell'area fiorentina frequentate dai minori inseriti in PIPPI. Le scuole hanno elaborato dei progetti individualizzati ma inclusivi di piccoli gruppi/classi.
Nell'ambito del Lab-T, previsto da PIPPI 7, le assistenti sociali hanno participato alla formazione promossa dall'Univeristà di Padova e a loro volta si sono impegnate nel formare gli altri operatori componenti l'equipe multidisciplinare. In collaborazione con il Comune di Prato, sono state svolte le attività previste ed in particolare è stato realizzato e sperimentato il "Kit delle Carte" il cui scopo è quello di implementare il grado di partecipazione delle famiglie alla progettazione degli interventi che riguardano l'intero nucleo familiare in carico al servizio sociale. All'interno dell'implementazione sono stati organizzati dei focus con gruppi misti di genitori, assistenti sociali e adolescenti in carico all'educativa domiciliare per testare il "Kit delle Carte". Nel 2019 è stato riproposto un gruppo misto di genitori inseriti in PIPPI e non ed, in parallelo, un gruppo di ragazzi, ma entrambe le esperienze sono state interrotte dall'emergenza sanitaria.
La SOCIETÀ DELLA SALUTE PRATESE, con le risorse integrative regionali, ha potuto permettere ad alcuni educatori impegnati nell'educativa domiciliare di:
Inoltre, le risorse integrative regionali hanno consentito il finanziamento di tutti i 7 progetti presentati dalle scuole in cui erano inseriti i bambini PIPPI.
Per quanto riguarda l'estensione del Programma tra i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari della zona o di altre zone limitrofe, con le risorse integrative è stato organizzato un tavolo di lavoro a livello di Ambito per l’elaborazione di un protocollo scuola/servizi sociali che ha elaborato un testo ad oggi ancora non sottoscritto a causa del lockdown. E’ stato organizzato un evento formativo di 4 ore accreditato dall’OAS Toscana sulla Ricerca Rdc 0-3 Interrelazioni fra reddito, competenze genitoriali e sviluppo dei bambini 0-3 rivolto ad assistenti sociali dell’area tutela di tutto l’Ambito Pratese, che ha visto coinvolti come relatori operatori dell’Ente Pubblico e del Terzo settore che hanno partecipato alla ricerca. Tale evento è stata preziosa occasione, oltrechè per illustrare il percorso di ricerca, per approfondire il modello multidimensionale del mondo del Bambino" utilizzato come strumento nell’ottica della valutazione partecipativa e trasformativa integrato con gli strumenti P.I.C.C.O.L.O. e ASQ. Infine, uno dei due formatori dell’Ambito Pratese ha partecipato ad eventi formativi in qualità di relatore organizzati rispettivamente uno dalla SdS Amiata Grossetana e l’altro dalla Regione Toscana per la diffusione ed implementazione del lavoro multidisciplinare nelle zone che non hanno mai preso parte al programma PIPPI.
Le attività connesse alla realizzazione del "Progetto di Innovazione" elaborato a livello di Ambito in collaborazione con il Comune di Firenze hanno richiesto numerosi incontri di progettazione, monitoraggio e coordinamento dei lavori che ogni Ambito ha condotto separatamente (ad es. i laboratori della partecipazione con famiglie ed operatori finalizzati alla partecipazione attiva delle famiglie e degli operatori nella progettazione e realizzazione dello strumento oggetto del progetto di Innovazione), con il coordinamento del Referente Regionale e dell’Istituto Innocenti che hanno sostenuto i lavori fornendo i necessari supporti tecnici ed organizzativi. I lavori dei due Lab-T SdS Pratese e Comune di Firenze stanno proseguendo anche dopo la conclusione del programma, al fine di sperimentare le carte della partecipazione con le famiglie. Questa fase infatti è stata molto rallentata dall’emergenza sanitaria, tuttavia qualche operatore ha sperimentato le carte attraverso videochiamate e piattaforme per videoconferenze (zoom, meet, ecc).
Durante l’edizione PIPPI 7 due operatori (assistente sociale ed educatore) hanno realizzato due brevi video sull’utilizzo della matrice degli eventi critici applicata ad un evento critico accaduto ad una delle famiglie inserite nella sperimentazione PIPPI 7. Inoltre sono stati realizzate due presentazioni videoregistrate di un’ora ciascuna dal titolo: “Un viaggio nel mondo di PIPPI, metodi, strumenti e dispositivi”. Il primo video riguarda i contenuti teorici del programma, mentre il secondo è lo studio di un caso attraverso il quale i contenuti descritti trovano applicazione operativa.
Parte delle risorse integrative regionali sono andate anche a finanziare le attività del Centro delle Famiglie Ohana dell’Area Pratese che nasce proprio dall’esperienza maturata attraverso il programma PIPPI dagli operatori sia dell’ente pubblico che del privato sociale. Il sostegno alla genitorialità in gruppo è inoltre stato realizzato anche nell’ambito di un altro progetto attivo nell’Area Pratese denominato Social Board attraverso la costituzione di due gruppi di genitori e due gruppi di bambini oltre a quello realizzato con famiglie PIPPI e non. Ciò è stato possibile grazie alla condivisione dell’esperienza degli operatori/facilitatori PIPPI con gli operatori/facilitatori Social Board attraverso l’organizzazione di momenti formativi non strutturati ed incontri di coordinamento e programmazione. Inoltre nel gruppo genitori PIPPI sono state inserite anche tre famiglie non inserite nel programma e che hanno preso parte alle attività. I facilitatori dei gruppi sono stati individuati fra gli operatori di EM e coach con qualifica di assistente sociale, psicologo ed educatore, per lo più appartenenti al Terzo Settore.
La SOCIETÀ DELLA SALUTE EMPOLESE VALDARNO VALDELSA, con le risorse integrative regionali, ha potenziato i dispositivi previsti dal Programma nazionale, in particolare:
Sono stati realizzati inoltre vari eventi formativi, condotti dai coach, e tavoli di approfondimento della metodologia del programma PIPPI coinvolgendo educatori professionali e assistenti sociali. Il programma PIPPI è stato presentato alla Conferenza Scolastica Zonale Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore e sono stati, in collaborazione col Centro Studi “Bruno Ciari”, all’interno della programmazione a cura della Conferenza Zonale per l’istruzione dell’Empolese Valdelsa, due pomeriggi di studio e un successivo incontro sul tema: “Il disagio. Riflessioni dialogate con l’assistente sociale”. Infine è stata organizzata una giornata divulgativa sui temi della genitorialità positiva aperta agli operatori socio-sanitari, medici, pediatri, terzo settore, servizi educativi e culturali.
La SOCIETÀ DELLA SALUTE VALLI ETRUSCHE, con le risorse integrative regionali, ha realizzato interventi di supporto psicologico e progetti con le istituzioni scolastiche, in modo da sostenere la genitorialità e il benessere dei bambini rafforzando la relazione del sistema Scuole-Famiglie-Servizi. Diverse le iniziative rese possibili dal progetto: visite all’Acquario di Livorno, all’Associazione AsiniAmo di Scarlino, al Parco Gallorose, per avvicinare i bambini al mondo naturale in modo semplice e giocoso. Inoltre sono stati erogati contributi economici per consentire la partecipazione di 5 bambini ad un centro estivo ludico-ricreativo e di socializzazione , contributo per la frequenza di tre mesi di una minore presso un istituto paritario e contributi per l'inizio di un percorso, per cinque bambini, presso il maneggio Il Felciaino, dove è stata organizzata la festa di fine programma. A fine percorso è stato realizzato il “Diario di Bordo”, un volumetto che raccoglie le foto scattate nei diversi momenti delle visite ai parchi e le riflessioni e le sensazioni delle famiglie aderenti al Programma P.I.P.P.I.
La SOCIETÀ DELLA SALUTE AMIATA GROSSETANA ha utilizzato le risorse integrative regionali per le attività del Lab-T e per rafforzare il dispositivo del partenariato con la scuola realizzando diversi percorsi formativi ed informativi nei quattro Istituti comprensivi presenti sul territorio. In particolare sono stati sviluppati due progetti che hanno coinvolti non solo i minori inseriti nel Programma PIPPI ma tutti i bambini della scuola. Il progetto dell'Istituto Comprensivo Vannini-Lazzeretti ha previsto la creazione di un Laboratorio della cartapesa, mentre il progetto dell'Istituto Comprensivo Civitella Paganico è stato finalizzato alla realizzazione di Laboratorio di musicoterapia. Al contempo sono stati realizzati percorsi formativi per gli operatori dei servizi socio-sanitari. Il 9 gennaio 2020 si è tenuto l'evento "Qualcosa di PIPPI" a cui hanno partecipato circa 40 professionisti tra assistenti sociali, educatori, insegnanti e psicologi.
La ZONA APUANE ha utilizzato le risorse integrative per rafforzare tutti i dispositivi previsti dal Programma P.I.P.P.I:
L'emergenza sanitaria ha comportato una rimodulazione delle attività attraverso l'utilizzo di piattaforme on line per mantenere i contatti con le famiglie inserite nel Programma.