Ai sensi della DGR 316/2017, si promuove la realizzazione di una struttura con funzione di accoglienza di ragazzi prossimi alla maggiore età privi di riferimenti familiari sul territorio italiano, che necessitano di completare il loro percorso di emancipazione.
La sperimentazione si inserisce in un contesto in cui si rileva un incremento dei flussi migratori di minori stranieri non accompagnati (provenienti dai paesi balcanici e dagli sbarchi nel sud Italia), l’80% dei quali di età superiore ai 16 anni. Per l’anno 2017 ci si propone dunque di rinnovare e implementare gli interventi, già intrapresi con le sperimentazioni ex DGR 594/2014 e 84/2016, che hanno consentito di realizzare un sistema di strutture diversificato in grado di rispondere alle diverse esigenze rilevate, ovvero conciliare la tutela del minore con la realizzazione di percorsi verso l’integrazione e l’autonomia e assicura una prospettiva di maggiore sostenibilità economica, in linea anche con il nuovo ciclo di programmazione rappresentato dal sistema dello SPRAR.
Nello specifico il progetto prevede di accogliere un nucleo di 6 ragazzi fra i 16 e i 18 anni, stranieri non accompagnati e italiani, in carico al servizio sociale del Comune, presso l'appartamento di via Matteotti n. 13 a Calenzano (FI). Il modulo prevede 3 camere doppie. Oltre a questo modulo, nello stesso stabile, è presente un altro nucleo di 6 persone con caratteristiche analoghe. I due moduli condividono solo alcuni spazi (giardino, lavanderia, sala da pranzo). Il progetto prevede momenti di condivisione fra gli utenti delle due strutture, supervisionati da uno psicologo e finalizzati allo sviluppo della responsabilizzazione. E' prevista la presenza di un operatore che risiederà nell’appartamento come supporto all’equipe assistenziale ed educativa. Questa figura "non professionale" integra il lavoro dell'educatore, mediando i conflitti fra i ragazzi e svolgendo la funzione di confidente. L'educatore invece ha il compito di seguire i ragazzi nel loro percorso verso l'acquisizione progressiva dell'autonomia stimolando il loro protagonismo. Per ogni ragazzo preso in carico, dopo una fase iniziale di valutazione delle competenze, viene predisposto un progetto educativo personalizzato basato su: