Sostegno alla genitorialità e alla natalità – Azione di sistema Massa "Accogli un bambino e la sua storia 3"

Denominazione soggetto titolare: 
Comune di Massa
Tipologia soggetto titolare: 
Comune
Indirizzo soggetto titolare: 
Via Porta Fabbrica, 1- 54100 Massa
Denominazione soggetto attuatore: 
Centro Affidi (Massa, Carrara e Montignoso)
Tipologia soggetto attuatore: 
Comune
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Porta Fabbrica, 1 - 54100 Massa
Referente per il progetto (Contatti): 
Paola Giusti. Email: paola.giusti@comune.massa.ms.it
Soggetti partner nella realizzazione del progetto: 
Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza
Unità Funzionale di Salute Mentale per Adulti
Consultorio
U.O. Psicologia
Cooperativa SeRinPer
Ambito prevalente di intervento: 
Affidamento
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 1133 del 15/11/2016 e n. 1412 del 27/12/2016
Ambito territoriale: 
Massa, Carrara, Montignoso
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

Ai sensi della DGR 1133/2016 si intende consolidare le azioni avviate grazie ai progetti finanziati con DGR 904/2014 e 595/2016. A livello formativo, saranno promosse tra gli operatori dei servizi territoriali incontri per l’aggiornamento e il consolidamento delle competenze metodologiche acquisite. Per quanto riguarda l’erogazione dei servizi si intende proseguire il lavoro dello psicologo a sostegno dei minori in affido e delle famiglie sia affidatarie che di origine. E’ previsto anche il mantenimento dei contributi aggiuntivi in favore delle famiglie affidatarie per esigenze di natura sanitaria e/o psicologica dei minori (Azione 1).

Il progetto intende inoltre promuovere la diffusione della metodologia sperimentale derivante dal programma nazionale P.I.P.P.I. a cui la Zona Apuane partecipa. Si propone dunque di rispondere ai bisogni di ulteriori 5 bambini attraverso l’affiancamento di un educatore professionale che sostenga i genitori dei minori nelle loro funzioni genitoriali rispetto alla gestione del quotidiano (Azione 3).

Al fine di diffondere e condividere i linguaggi comuni acquisiti grazie alle precedenti progettualità, si prevede la realizzazione di una pubblicazione che raccolga i materiali delle sperimentazioni attuate dal Centro Affidi di Massa e alcuni saggi redatti in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze e di Pisa sulla tematica della genitorialità (Azione 5).

Tipologia destinatari: 
Famiglie
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
Tipologia destinatari: 
Operatori
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Pedagogista
Altra tipologia professionalità (specificare): 
Formatore
Contributo regionale: 
€ 30.974,82
Risultati attesi: 

Azione 1) Partecipazione di 80 operatori ai seminari formativi con la conseguente acquisizione di un linguaggio e di una metodologia comune. Erogazione del servizio di consulenza psicologica per 8 minori in affido e erogazione di contributi economici per 18 famiglie.

Azione 3) Ampliamento del numero dei beneficiari della sperimentazione del programma P.I.P.P.I. con il coinvolgimento di 5 minori, 5 famiglie e 15 operatori.

Azione 5) Realizzazione di una pubblicazione e di un convegno con la partecipazione di 100 operatori e 100 famiglie.

Risultati raggiunti in fase intermedia: 

Nei primi 9 mesi di attuazione del progetto sono state realizzate le seguenti azioni:

Azione 1) Gli interventi realizzati in continuità con le precedenti esperienze progettuali si sono articolati su 2 livelli:

A livello formativo:

  • sono proseguite le riunioni periodiche d’equipe con i servizi specialistici, con gli operatori territoriali e con il terzo settore per il potenziamento del lavoro di gruppo e della metodologia di approccio multiprofessionale che si è rivelata la più funzionale sia per il raggiungimento degli obiettivi nel lavoro con i bambini e le famiglie, sia per il benessere degli operatori;
  • sono proseguite le giornate formative realizzate con la collaborazione del terzo settore e con la partecipazione degli operatori del servizio affidi.

Al livello di erogazione dei servizi:

  • la psicologa, come risorsa professionale aggiuntiva al Centro Affido, sta proseguendo le attività con i bambini in affido, con le famiglie affidatarie e, all’occorrenza, con le famiglie naturali; 
  • i contributi economici aggiuntivi in favore delle famiglie affidatarie, finalizzati ad interventi specifici di natura sanitaria e/o psicologica, proseguono in continuità con le precedenti annualità con ricadute positive sulla qualità del servizio.

Azione 3) E’ stato ampliato l’intervento di assistenza domiciliare educativa, derivante dalla metodologia P.I.P.P.I., per ulteriori 5 bambini residenti nella Zona con ricadute positive non solo sul ruolo genitoriale ma anche più in generale a livello sociale. Il servizio è erogato dal privato sociale. Il monitoraggio costante degli interventi permette l’adattamento continuo ai bisogni del nucleo familiare e una previsione maggiormente attendibile dei risultati.

Azione 5) E’ in corso di realizzazione, con la collaborazione dell’Università di Firenze e l’Università di Pisa, una pubblicazione volta a divulgare l’esperienza del Centro Affidi del Comune di Massa sia rispetto a quanto realizzato con i Fondi Famiglia 2014, 2015 e 2016, sia rispetto al lavoro ventennale del servizio. Seguirà, come per le precedenti edizioni progettuali, un convegno finale. Ciò ha comportato, in particolare per quanto riguarda la pubblicazione, lo sviluppo di una metodologia di documentazione delle prassi operative e di raccolta dei materiali più sistematica, stimolando, inoltre una riflessione più generale sull'istituto giuridico dell'affidamento familiare.

Indicatori di risultato:

  • n. minori coinvolti: 70
  • n. famiglie coinvolti: 140
  • n. operatori coinvolti: 80.
Risultati finali a conclusione del progetto: 

AZIONE REALIZZATE: Le azioni previste dal progetto presentato sono state attivate, con ottimi risultati e ricadute positive sul tessuto sociale.

Azione 1) Gli interventi sono stati promossi su due fronti: uno formativo e l’altro di erogazione di servizi.

Per quanto riguarda il livello formativo sono state realizzate le iniziative previste:

  • riunioni d’èquipe, a cadenza quindicinale, finalizzate all’elaborazione congiunta di progetti in favore di minori e delle loro famiglie, biologiche ed affidatarie. Tali momenti d’incontro hanno coinvolto anche la scuola, l’associazionismo e il privato sociale, in relazione alle particolarità del caso in carico;
  • due giornate formative, condotte da esperti nel settore della tutela minorile. Il primo incontro si è svolto il 27 marzo 2017 ed è stato condotto dal Dott.Spini, docente all’Università di Firenze ed ha avuto come titolo:”Figli di nessuno o figli di tutti. Affido e Politiche di Welfare”. Il secondo incontro si è tenuto il 2 maggio 2017 ed ha avuto come docenti il Dott. Canepa, giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Genova, che ha parlato di “L’affido: un incontro di storie” e il Dott.Celi, dirigente psicologo dell’Usl Toscana Nord Ovest, che ha approfondito il tema:”Emozioni, relazioni e apprendimento”. Le giornate formative, così come già definito nella fase progettuale, si sono mantenute con il seguente format: al mattino sono state rivolte agli operatori dei servizi, agli insegnanti e ai rappresentanti dell’associazionismo e del terzo settore, mentre nel pomeriggio destinatarie sono state le famiglie, naturali, affidatarie ed adottive.
  • Il giorno 23 novembre 2017 si è tenuto il convegno, come momento di sintesi del percorso formativo. Il tema del convegno è stato: ”Affido Familiare: nuove teorie tra prospettive e prassi”.

Rispetto all’erogazione dei servizi, si sono sviluppate, concretamente, le azioni programmate, in continuità con gli anni precedenti, grazie ai finanziamenti ricevuti dai “Fondi Famiglia”:

  • la psicologa, come risorsa aggiuntiva al Centro Affidi, ha proseguito la propria attività professionale. Il lavoro si è svolto sia con i bambini in affido che con le famiglie affidatarie e, all’occorrenza, anche con le famiglie naturali. Ogni fase del progetto d’affido è stata condivisa in èquipe; la psicologa ha partecipato anche a riunioni allargate, con i vari specialisti ed agenzie territoriali.
  • sono stati erogati contributi economici aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dalla normativa, in favore delle famiglie affidatarie, finalizzati ad interventi specifici di natura sanitaria e/o psicologica, in continuità con i precedenti finanziamenti. Tale azione ha rappresentato un intervento di sostegno che ha avuto ricadute positive in tutto il progetto d’affido ed incide notevolmente sul livello di qualità del Centro Affidi.

Azione 3) Tale azione ha avuto la finalità di mutuare la metodologia sperimentata nell’ambito del Programma P.I.P.P.I. ed ha permesso l’ampliamento dell’intervento di Assistenza educativa domiciliare per cinque bambini, nell’ambito della Zona, in aggiunta a quelli già coinvolti nel progetto sperimentale. Sono stati individuate le famiglie target, in linea con l’approccio teorico di riferimento, con l’obiettivo di prevenire interventi di disgregazione familiare. L’azione ha avuto risultati sul benessere complessivo della famiglia e ha favorito livelli di collaborazione efficaci tra i vari componenti dell’èquipe. Il servizio è stato erogato da una cooperativa territoriale che già collabora alla realizzazione della sperimentazione P.I.P.P.I.: il monitoraggio costante ha permesso il miglioramento dell’intervento nonché l’adattamento continuo ai bisogni della famiglie coinvolte e la previsione, maggiormente attendibile, dei risultati.

Azione 5) La pubblicazione prevista nel progetto è in fase conclusiva: si prevede di presentare tale elaborato in un incontro aperto alla cittadinanza, già in programma. L’obiettivo è quello di divulgare l’esperienza del Centro affidi del Comune di Massa, sia rispetto a quanto realizzato nell’ambito della progettualità dei “Fondi Famiglia” 2015, 2016 e 2017, sia rispetto al lavoro svolto negli ultimi vent’anni da tale servizio.

RISULTATI RAGGIUNTI

La formazione, in continuità con le edizioni precedenti, ha stimolato le varie realtà del territorio in modo crescente, ed ha incrementato la volontà di procedere lavorando in sinergia. La collaborazione ha prodotto risultati ottimali, a conferma che tale modalità operativa è quella maggiormente efficace per un lavoro con le famiglie che sia mirato al benessere dei componenti e degli operatori che li hanno in cura. Si è consolidato un linguaggio professionale comune; sono aumentati i momenti di condivisione in equipe, così come i contatti, tra gli operatori, sono sempre più frequenti.

Gli eventi formativi promossi hanno riscontrato grande adesione sia tra gli “addetti ai lavori” che tra le famiglie. Ogni evento ha contato c.a. 60 operatori e 40 famiglie; il convegno ha registrato oltre 200 presenze tra operatori e assistenti sociali, psicologi, psichiatri, insegnanti, educatori, altre figure professionali e famiglie affidatarie. Tutto questo ha rafforzato la diffusione di una cultura multidisciplinare che ha prodotto confronti efficaci tra le varie metodologie d’intervento, permettendo uno scambio proficuo all’interno della comunità professionale.

Il Centro Affidi ha visto migliorare qualitativamente il proprio operato grazie alla psicologa, in aggiunta al personale in servizio, che ha favorito l’aumento del benessere all’interno dei progetti in carico, ha permesso la previsione dei momenti di crisi e un tempestivo intervento, ha coadiuvato l’equipe nel sostegno alle famiglie. La psicologa ha avuto in carico dieci minori in affido, coinvolgendo nel percorso anche le famiglie ed, in particolare, gli altri minori presenti nel nucleo.

Dodici famiglie della Zona hanno usufruito dell’incremento del sostegno economico previsto ed hanno così potuto avere accesso a servizi mirati, specifici per i bambini accolti (materiale scolastico, iscrizione a corsi sportivi, cure odontoiatriche, ausili sanitari e di interventi specialistici a cui il servizio sanitario non riesce a far fronte. Ciò ha favorito un clima emotivo più sereno all’’interno della famiglia affidataria ed è aumentata la quantità dei candidati all’affido inviati dalle famiglie affidatarie.

Ampliare a ulteriori 5 famiglie la sperimentazione P.I.P.P.I., con l’affiancamento di un educatore a domicilio, ha avuto ricadute positive sulla consapevolezza della significatività del ruolo genitoriale, sia a livello micro (famiglie coinvolte) che macro (scuola, vicinato, privato sociale, opinione pubblica); ha incoraggiato e sostenuto la partecipazione delle famiglie e dei bambini al progetto individuale predisposto; ha permesso una maggiore collaborazione con la scuola e quindi uno scambio continuo di informazioni tra le istituzioni; ha accresciuto il benessere e il grado di soddisfazione dei minori che usufruiscono dell’’intervento e dell’’èquipe.

La pubblicazione ha coinvolto attivamente gli operatori del Centro Affidi, che sono stati stimolati ad organizzare il loro lavoro in maniera maggiormente funzionale; ha permesso altresì di produrre una sintesi accurata degli interventi e della metodologia, favorendo anche l’individuazione di criticità e successive strategie di miglioramento.

INDICATORI DI RISULTATI

  • N. 80 minori (in affidamento familiare, naturali, in carico ai servizi)
  • N. 160 famiglie (candidate all’affido, affidatarie, naturali)
  • N. 80 operatori (operatori dei servizi, del terzo settore, della scuola)
  • N. 30 cittadini interessati alla tematica
  • N. 12 gruppi (a cadenza mensile, con le famiglie affidatarie)
  • N. 40 incontri d’equipè e formativi sul tema dell’affido, della genitorialità e della natalità
Prosecuzione delle attività: 
Prosecuzione con altra progettualità
: Sostegno alla genitorialità e alla natalità – Azione di sistema Massa "Accogli un bambino e la sua storia 4"