Ai sensi della DGR 1133/2016 si intende dare continuità alle azioni di sensibilizzazione sul tema dell’affido, dei diritti dei bambini e della genitorialità anche attraverso la realizzazione di un prodotto di larga diffusione e favorire il reperimento delle famiglie affidatarie (Azione 1).
Si intende inoltre attivare percorsi integrati socio-sanitari che prevedono esperienze innovative di educativa domiciliare e la realizzazione di gruppi di auto-aiuto per genitori e minori (Azione 2).
Infine si intende sperimentare nuove modalità di messa in rete dei centri affido per la condivisione di buone prassi operative sia nell’ambito della sensibilizzazione che nella gestione dei casi complessi (Azione 3).
AZIONE 1) Realizzazione di 2 incontri informativi/formativi rivolti alle famiglie del territorio e agli operatori dell'Area Minori.
Indicatori di risultato: coinvolgimento di 38 famiglie, 27 operatori e 9 soggetti della rete coinvolti.
AZIONE 2) Incremento degli interventi educativi di minori e famiglie in difficoltà, con l'attivazione di gruppi di aiuto-aiuto.
Indicatori di risultato: coinvolgimento di 20 minori, 10 famiglie, 30 operatori e attivazione di 3 gruppi di sostegno.
AZIONE 3) Messa in rete dei centri affido con la condivisione di attività di formazione e supervisione, implementazione delle banche dati, modalità di passaggio dei casi.
Indicatori di risultato: 3 incontri congiunti di formazione con il coinvolgimento di 25 operatori.
Nei primi 6 mesi di attivazione del progetto si è dato continuità alle azioni di sensibilizzazione sul tema dell’affido coinvolgendo anche le famiglie con affidamenti in corso affinché la loro esperienza possa stimolare la curiosità sull’argomento e reperire così nuove famiglie affidatarie (Azione 1). Nella zona Alta Val di Cecina ci si avvale anche della distribuzione di opuscoli informativi nelle varie scuole della zona mediante la collaborazione del consultorio adolescenti. In tutte le tre zone sono stati effettuati incontri con Associazioni di altre zone al fine di avviare una collaborazione per il reperimento di nuove risorse e sono stati organizzati con gli operatori (assistenti sociali ed educatori domiciliari) incontri di verifica delle attività di prevenzione sui minori e sulle famiglie (naturali e affidatarie).
L’incremento dei colloqui psicologici per il sostegno delle famiglie affidatarie in difficoltà è risultato positivo così come il mantenimento dei gruppi di auto-aiuto con cadenza periodica dove le famiglie si sentono accolte e sostenute nel loro percorso. Inoltre il coinvolgimento delle famiglie affidatarie per l’attività di promozione nel territorio ha dato risultati incoraggianti in termini di richieste di informazioni e nuovi percorsi di valutazione.
Indicatori di risultato:
Azione 2) Sono stati mantenuti in atto gli interventi educativi già attivati incrementando i colloqui psicologici per le famiglie in difficoltà e sono stati realizzati periodicamente i gruppi di auto-aiuto. Nella Zona pisana prosegue la collaborazione stretta con l’"Associazione Famiglia Aperta" per la promozione dell’affido e prosegue l'esperienza dei gruppi di informazione e dei gruppi di sostegno alle famiglie affidatarie. Inoltre saranno riattivati a partire da dicembre p.v, il gruppo per adolescenti e il gruppo per bambini più piccoli.
Indicatori di risultato:
Azione 3) Sono stati realizzati 3 incontri fra i Centri Affidi per la messa a punto delle schede di rilevazione del bisogno di affido e di disponibilità all’affido. Tali schede saranno sperimentate a partire dicembre p.v. Inoltre, la zona Pisana ha aderito al progetto PIPPI e intende sperimentare in alcune scuole laboratori sull’accoglienza e la solidarietà fra famiglie.
AZIONI REALIZZATE:
Sono proseguite le azioni di sensibilizzazione sul tema dell’affido coinvolgendo anche le famiglie con affidamenti in corso affinché la loro esperienza possa stimolare la curiosità sull’argomento e reperire così nuove famiglie affidatarie. Nella zona Alta Val di Cecina ci si è avvalsi anche della distribuzione di opuscoli informativi nelle varie scuole della zona mediante la collaborazione del consultorio adolescenti. In tutte le tre zone sono stati effettuati incontri con Associazioni di altre zone al fine di avviare una collaborazione per il reperimento di nuove risorse e sono stati organizzati con gli operatori (assistenti sociali ed educatori domiciliari) incontri di verifica delle attività di prevenzione sui minori e sulle famiglie (naturali e affidatarie). La zona Pisana ha inoltre aderito a PIPPI e prevede di sperimentarne la metodologia in alcune scuole con laboratori sull'accoglienza e la solidarietà fra famiglie.
RISULTATI RAGGIUNTI
INDICATORI DI RISULTATO
Coinvolgimento di:
Realizzazione di: