Ai sensi della DGR 1133/2016 il progetto intende:
1) Promuovere il Centro Affidi come servizio non solo di tutela minorile, ma anche di prevenzione e, in quest'ottica, promuovere un'offerta formativo-informativa attiva ed integrata di forme di sostegno alla genitorialità e alla natalità anche con riferimento alle (giovani) coppie che entrano nel circuito dei servizi socio-sanitari (consultori familiari, punti nascita ecc) e socio-educativi gestiti dai comuni, sia con l'obiettivo di un'azione di educazione familiare a vocazione universalitica, sia con l'obiettivo della promozione di una genitorialità responsabile che si coniughi con quello della lettura precoce di fattori di rischio e vulnerabilità dei nuovi nuclei familiari.
2) Sviluppare, nell'ottica preventiva, il lavoro dei Centri Affidi per una cultura della genitorialità e dei diritti dell'Infanzia, anche in collaborazione con le Scuole e con le Biblioteche.
3) Proseguire nel lavoro di promozione e sensibilizzazione della cultura dell'accoglienza e dell'affidamento familiare in rapporto di collaborazione con la rete dell'Associazionismo locale.
4) Implementare i livelli di coordinamento raggiunti fra i due Centri Affidi insistenti sul territorio dell'Azienda ex USL 11, al fine di ulteriormente rafforzarne efficacia ed efficienza, e con il locale Centro Adozioni, in vista di una forte sinergia fra attività legate all'affidamento e all'adozione e costruire percorsi di collaborazione e coordinamento con i servizi per l'affidamento insistenti su tutto il territorio dell'Azienda USL Toscana Centro, e momenti di confronto professionale con servizi per l'affidamento anche non toscani.
Nello specifico, per quanto riguarda le azioni progettuali finanziate con i Fondi Famiglia ex delibere regionali 904/2014 e 595/2016 (Azione 1), continuerà ad essere prioritario l'impegno nell'organizzazione di iniziative e incontri sul territorio con la popolazione, attraverso la rete istituzionale (scuole, servizi educativi, biblioteche, consultori) e del privato sociale. Per questo ci si avvarrà anche della collaborazione delle persone e delle coppie che stanno già facendo esperienze di accoglienza e di affidamento. Verrà inoltre proseguita la collaborazione relativa ai due Centri Affidi appartenenti al territorio dell'ex Azienda USL 11, quello del Valdarno e quello dell'Empolese implementando l'esperienza del lavoro con i gruppi di sostegno per famiglie affidatarie (affidamento eterofamiliare full time e part time), e verrà sperimentato un gruppo per famiglie affidatarie (affidamento intrafamiliare) condotto da uno psicologo e da un assistente sociale.
Innovativa (Azioni 2, 4, 5) sarà invece la collaborazione con i consultori per:
- la condivisione fra operatori sociali e sanitari;
- la mappatura dei servizi e degli interventi relativi alla natalità e alla genitorialità offerti dalla rete socio-sanitaria-educativa;
- la realizzazione di incontri di preparazione all'accoglienza nell'ambito dei corsi di preparazione alla nascita e di educazione familiare;
- la realizzazione di azioni di home visiting verso famiglie fragili individuate dal Gruppo di Lavoro integrato.
Con i servizi educativi comunali per la prima infanzia e con le Scuole si prevede la costruzione di percorsi di informazione/formazione per genitori in piccolo gruppo e con restituzione di lavori e riflessioni in iniziative di fine anno scolastico.
Con le biblioteche comunali si prevede la costruzione di percorsi di lettura e di confronto per piccoli gruppi di genitori, con produzione di materiali informativi.
Con la rete dell'Associazionismo qualificato sui temi dell'intercultura si prevede la sperimentazione di un percorso formativo per l'implementazione di progetti di affidamento interculturale e omoculturale, con famiglie italiane e straniere.
Sempre nell'ottica di qualificazione della rete dei servizi per le famiglie, si intende perseguire la creazione graduale di un polo di secondo livello come punto di riferimento per i cittadini, la creazione graduale di un polo specialistico, luogo di riferimento e di confronto professionale per gli operatori, azioni di sensibilizzazione e di informazione coordinate e/o congiunte e sperimentazione di sessioni di incontro a tema specifico fra genitori adottivi e genitori affidatari.
AZIONE 1)
Risultati attesi: attivazione di iniziative di sensibilizzazione con scuole, servizi educativi e biblioteche attivazione di iniziative di sensibilizzazione con rete dell'associazionismo implementazione di attività integrate fra i due Centri Affidi.
Indicatori di risultato: n. 5 iniziative di promozione n. 50 persone/famiglie coinvolte n. 4 riunioni preparatorie con Soggetti coinvolti effettuate n. 6 riunioni equipe integrata due Centri Affidi.
AZIONE 2)
Risultati attesi: realizzazione di percorsi informativo-formativi in collaborazione con i Consultori attivazione di progetti di home visiting attivazione di laboratori educativi con gruppi di genitori dei servizi nidi, scuole e biblioteche attivazione di percorsi informativo-formativi sui temi dell'affidamento inteculturale e omoculturale.
Indicatori di risultato: n. 1 percorsi con Consultori effettuati n. 2 progetti home visiting attivati n. 6 laboratori con servizi educativi/scuole/biblioteche attivati n. 1 percorsi su affido omo-interculturale.
AZIONE 4)
Risultati attesi: attivazione di momenti di confronto di area vasta attivazione di momenti di confronto/collaborazioni con servizi non toscani attivazione di attività di gruppo integrate, anche per sensibilizzazione, tra genitori adottivi e genitori affidatari.
Indicatori di risultato: n. 4 collaborazioni con Centri Affidi area vasta n. 3 incontri con Centri Affidi area vasta n. 1 contatti/collaborazioni con altri Servizi/Centri Affidi n. 2 incontri genitori affidatari e genitori adottivi.
AZIONE 5)
Risultati attesi: implementazione dell'esperienza dei Tavoli zonali attivazione di momenti di collaborazione con operatori dei Consultori implementazione attività protocollo operativo con Psicologia su percorsi di conoscenza e valutazione.
Indicatori di risultato: n. 4 nuovi Soggetti coinvolte n. 3 incontri effettuati Tavoli Zonali n. 4 incontri con Consultori/Psicologia.
Nei primi 9 mesi di attivazione del progetto sono state realizzate le seguenti azioni:
Azione 1)
- coordinamento operativo, con la costituzione di un’equipe integrata, formata, ad oggi, dalle due equipe, quella del Centro Affidi del Valdarno Inferiore (assistente sociale e psicologa della SdS, ed educatrice della Cooperativa ARCA, su appalto) e quella del Centro Affidi di Empoli (assistente sociale dell’AUSL TC; le psicologhe AUSL TC, pur tenendosi informate, non sono autorizzate a partecipare direttamente), che si riunisce una volta al mese continuativamente, o con maggior frequenza in relazione a situazioni di particolare necessità;
- coordinamento dei responsabili, per la definizione di un modello organizzativo da presentare alle Amministrazioni Comunali e all’Azienda, entro la fine del 2017, per la traduzione in termini concreti del mandato politico a costituire un Centro Affidi Unico. Tale coordinamento sta predisponendo un documento che deve rappresentare la base del nuovo modello organizzativo del Centro Affidi Unico da sottoporre agli Amministratori entro la fine del mese di dicembre.
Fra gennaio e ottobre sono stati realizzati n. 4 incontri di coordinamento dei Responsabili, anche per l’impostazione del processo di unificazione, in raccordo con il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda USL Toscana Centro, e n. 1 incontro di verifica intermedio del percorso con il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda USL Toscana Centro.
Azione 2)
- azioni informative semplici, con distribuzione del materiale predisposto nell’ambito della campagna “TUTTI I COLORI DEGLI AFFIDAMENTI”
- percorsi formativi rivolti al personale educativo dei servizi quale ‘ponte’ informativo tra centri affidi e famiglie
- momenti di informazione rivolti alle famiglie all’interno dei servizi, preceduti da un lavoro graduale di preparazione e di informazione delle stesse famiglie da parte del personale educativo.
Azione 4) I Centri Affidi della SdS Valdarno Inferiore e della SdS Empolese stanno svolgendo un lavoro di informazione e confronto con gli altri Centri Affidi dell’area vasta Azienda USL Toscana Centro per gli aspetti organizzativi e operativi.
Azione 5) Organizzazione di Tavoli Zonali Affido quali strumenti privilegiati da parte dei due Centri Affidi quali strumenti di coprogettazione insieme all’associazionismo locale, alle biblioteche, le scuole e i servizi educativi comunali per la promozione e la diffusione della cultura degli affidamenti.
Fra gennaio e ottobre sono state realizzate:
Indicatori di risultato (Attività Centri Affido al 31/07/2017)
N. minori in affidamento:
N. famiglie affidatarie:
N. operatori coinvolti nelle attività di sensibilizzazione, formazione:
AZIONI REALIZZATE
RISULTATI RAGGIUNTI
Per gli operatori:
- si sta verificando una sempre più stretta convergenza operativa e organizzativa fra gli operatori dei due Centri Affidi, che raccordano il loro lavoro anche attraverso quindicinali incontri di equipe integrata, e con una visione pienamente condivisa degli sviluppi progettuali;
- si è verificato un miglior raccordo fra servizio sociale e psicologia relativamente alla gestione dei percorsi di conoscenza e valutazione, e conseguentemente, anche nella successiva fase del monitoraggio del progetto e delle sue verifiche, anche se la recente riorganizzazione del Servizio sanitario in Toscana, con le aree vaste, ha prodotto un inevitabile ridisegno delle collaborazioni;
Per gli utenti:
- l'azione continuativa dei due Centri Affidi sul versante della promozione e sensibilizzazione ha fatto si che, nelle reti sociali e istituzionali (associazionismo e volontariato, scuole, servizi comunali, ecc.), c'è una maggior conoscenza sia dell'affidamento che dei servizi ad esso deputati, e questo produce una relativa maggior facilità nelle relazioni per la programmazione di iniziative comuni, ed una reciproca fiducia. Questa azione ha prodotto anche un incremento di persone/coppie disponibili all'affido. Disponibilità che è da mettere in relazione anche alla promozione di forme di affido preventivo, che raccoglie l'interesse di quelle persone che sono disponibili a offrire quote del loro tempo libero per progetti di solidarietà civile.
INDICATORI DI RISULTATO:
Minori coinvolti dal Centro Affidi Valdarno Inferiore
Minori coinvolti dal Centro Affidi Empolese-Valdelsa
Operatori coinvolti:
Servizi / interventi attivati: