Sostegno alla genitorialità e alla natalità – Azione di sistema Empoli "L'affido si fa ancora più più forte"

Denominazione soggetto titolare: 
Società della Salute Empolese
Tipologia soggetto titolare: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto titolare: 
via dei Cappuccini, 79 - 50053 Empoli
Denominazione soggetto attuatore: 
Centro Affidi "La cicogna" (Empolese)
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Pascoli 3/5 - 50053 Empoli (FI)
Referente per il progetto (Contatti): 
Andrea Mirri. Tel: 0571/389806. Email: andrea.mirri@uslcentro.toscana.it
Denominazione soggetto attuatore: 
Centro Affidi "Gian Burrasca" (Valdarno Inferiore)
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Copernico, 2 - 56029 Santa Croce sull'Arno (PI) presso Centro Zonale Minori
Denominazione soggetto attuatore: 
Centro Adozioni di Area Vasta (Pisa)
Tipologia soggetto attuatore: 
Ambito/Zona/SdS
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Saragat, 24 - 56121 Pisa
Soggetti partner nella realizzazione del progetto: 
Servizio socio-sanitario Empoli
Servizio socio-sanitario Valdarno Inferiore
Associazionismo
Istituti Comprensivi
Ambito prevalente di intervento: 
Affidamento
Sostegno alla genitorialità
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 1133 del 15/11/2016 e n. 1412 del 27/12/2016
Ambito territoriale: 
Valdarno Inferiore, Empolese, Valdelsa
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

Ai sensi della DGR 1133/2016 il progetto intende:

1) Promuovere il Centro Affidi come servizio non solo di tutela minorile, ma anche di prevenzione e, in quest'ottica, promuovere un'offerta formativo-informativa attiva ed integrata di forme di sostegno alla genitorialità e alla natalità anche con riferimento alle (giovani) coppie che entrano nel circuito dei servizi socio-sanitari (consultori familiari, punti nascita ecc) e socio-educativi gestiti dai comuni, sia con l'obiettivo di un'azione di educazione familiare a vocazione universalitica, sia con l'obiettivo della promozione di una genitorialità responsabile che si coniughi con quello della lettura precoce di fattori di rischio e vulnerabilità dei nuovi nuclei familiari.

2) Sviluppare, nell'ottica preventiva, il lavoro dei Centri Affidi per una cultura della genitorialità e dei diritti dell'Infanzia, anche in collaborazione con le Scuole e con le Biblioteche.

3) Proseguire nel lavoro di promozione e sensibilizzazione della cultura dell'accoglienza e dell'affidamento familiare in rapporto di collaborazione con la rete dell'Associazionismo locale.

4) Implementare i livelli di coordinamento raggiunti fra i due Centri Affidi insistenti sul territorio dell'Azienda ex USL 11, al fine di ulteriormente rafforzarne efficacia ed efficienza, e con il locale Centro Adozioni, in vista di una forte sinergia fra attività legate all'affidamento e all'adozione e costruire percorsi di collaborazione e coordinamento con i servizi per l'affidamento insistenti su tutto il territorio dell'Azienda USL Toscana Centro, e momenti di confronto professionale con servizi per l'affidamento anche non toscani.

Nello specifico, per quanto riguarda le azioni progettuali finanziate con i Fondi Famiglia ex delibere regionali 904/2014 e 595/2016 (Azione 1), continuerà ad essere prioritario l'impegno nell'organizzazione di iniziative e incontri sul territorio con la popolazione, attraverso la rete istituzionale (scuole, servizi educativi, biblioteche, consultori) e del privato sociale. Per questo ci si avvarrà anche della collaborazione delle persone e delle coppie che stanno già facendo esperienze di accoglienza e di affidamento. Verrà inoltre proseguita la collaborazione relativa ai due Centri Affidi appartenenti al territorio dell'ex Azienda USL 11, quello del Valdarno e quello dell'Empolese implementando l'esperienza del lavoro con i gruppi di sostegno per famiglie affidatarie (affidamento eterofamiliare full time e part time), e verrà sperimentato un gruppo per famiglie affidatarie (affidamento intrafamiliare) condotto da uno psicologo e da un assistente sociale.

Innovativa (Azioni 2, 4, 5) sarà invece la collaborazione con i consultori per:

- la condivisione fra operatori sociali e sanitari;

- la mappatura dei servizi e degli interventi relativi alla natalità e alla genitorialità offerti dalla rete socio-sanitaria-educativa;

- la realizzazione di incontri di preparazione all'accoglienza nell'ambito dei corsi di preparazione alla nascita e di educazione familiare;

- la realizzazione di azioni di home visiting verso famiglie fragili individuate dal Gruppo di Lavoro integrato.

Con i servizi educativi comunali per la prima infanzia e con le Scuole si prevede la costruzione di percorsi di informazione/formazione per genitori in piccolo gruppo e con restituzione di lavori e riflessioni in iniziative di fine anno scolastico.

Con le biblioteche comunali si prevede la costruzione di percorsi di lettura e di confronto per piccoli gruppi di genitori, con produzione di materiali informativi.

Con la rete dell'Associazionismo qualificato sui temi dell'intercultura si prevede la sperimentazione di un percorso formativo per l'implementazione di progetti di affidamento interculturale e omoculturale, con famiglie italiane e straniere.

Sempre nell'ottica di qualificazione della rete dei servizi per le famiglie, si intende perseguire la creazione graduale di un polo di secondo livello come punto di riferimento per i cittadini, la creazione graduale di un polo specialistico, luogo di riferimento e di confronto professionale per gli operatori, azioni di sensibilizzazione e di informazione coordinate e/o congiunte e sperimentazione di sessioni di incontro a tema specifico fra genitori adottivi e genitori affidatari.

Tipologia destinatari: 
Famiglie
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
Tipologia destinatari: 
Operatori
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Contributo regionale: 
€ 30.974,82
Risultati attesi: 

AZIONE 1)

Risultati attesi: attivazione di iniziative di sensibilizzazione con scuole, servizi educativi e biblioteche attivazione di iniziative di sensibilizzazione con rete dell'associazionismo implementazione di attività integrate fra i due Centri Affidi.

Indicatori di risultato: n. 5 iniziative di promozione n. 50 persone/famiglie coinvolte n. 4 riunioni preparatorie con Soggetti coinvolti effettuate n. 6 riunioni equipe integrata due Centri Affidi.

AZIONE 2)

Risultati attesi: realizzazione di percorsi informativo-formativi in collaborazione con i Consultori attivazione di progetti di home visiting attivazione di laboratori educativi con gruppi di genitori dei servizi nidi, scuole e biblioteche attivazione di percorsi informativo-formativi sui temi dell'affidamento inteculturale e omoculturale.

Indicatori di risultato: n. 1 percorsi con Consultori effettuati n. 2 progetti home visiting attivati n. 6 laboratori con servizi educativi/scuole/biblioteche attivati n. 1 percorsi su affido omo-interculturale.

AZIONE 4)

Risultati attesi: attivazione di momenti di confronto di area vasta attivazione di momenti di confronto/collaborazioni con servizi non toscani attivazione di attività di gruppo integrate, anche per sensibilizzazione, tra genitori adottivi e genitori affidatari.

Indicatori di risultato: n. 4 collaborazioni con Centri Affidi area vasta n. 3 incontri con Centri Affidi area vasta n. 1 contatti/collaborazioni con altri Servizi/Centri Affidi n. 2 incontri genitori affidatari e genitori adottivi.

AZIONE 5)

Risultati attesi: implementazione dell'esperienza dei Tavoli zonali attivazione di momenti di collaborazione con operatori dei Consultori implementazione attività protocollo operativo con Psicologia su percorsi di conoscenza e valutazione.

Indicatori di risultato: n. 4 nuovi Soggetti coinvolte n. 3 incontri effettuati Tavoli Zonali n. 4 incontri con Consultori/Psicologia.

Risultati raggiunti in fase intermedia: 

Nei primi 9 mesi di attivazione del progetto sono state realizzate le seguenti azioni:

Azione 1)

  • Sono proseguiti gli incontri fra Dirigenti scolastici e operatori dei Centri Affidi per sviluppare modalità di collaborazione e coordinamento. I Centri Affidi hanno realizzato, insieme alle Scuole, nel periodo primaverile-estivo, iniziative ed eventi nell’ambito della campagna “TUTTI I COLORI DEGLI AFFIDAMENTI”, finalizzata a promuovere un idea plurale dell’affidamento che privilegia gli aspetti della prevenzione, e quindi, promuovendo forme di affidamento quali gli affidamenti part time e di prossimità. Le iniziative, svolte in numerosi plessi scolastici, soprattutto scuole materne, con il coinvolgimento di singole classi o gruppi di genitori, hanno reso possibile avvicinare le persone in modo più colloquiale consentendo un livello di informazione più approfondito.
  • Prosegue, inoltre, l’azione di sinergizzazione fra i due Centri Affidi che adesso è sostenuta e indirizzata dalle delibere delle due SdS, quella del Valdarno Inferiore e quella di Empoli che danno mandato ai due Centri Affidi di lavorare per un processo di unificazione. Questo processo si è mosso e si muove su due piani:

- coordinamento operativo, con la costituzione di un’equipe integrata, formata, ad oggi, dalle due equipe, quella del Centro Affidi del Valdarno Inferiore (assistente sociale e psicologa della SdS, ed educatrice della Cooperativa ARCA, su appalto) e quella del Centro Affidi di Empoli (assistente sociale dell’AUSL TC; le psicologhe AUSL TC, pur tenendosi informate, non sono autorizzate a partecipare direttamente), che si riunisce una volta al mese continuativamente, o con maggior frequenza in relazione a situazioni di particolare necessità;

- coordinamento dei responsabili, per la definizione di un modello organizzativo da presentare alle Amministrazioni Comunali e all’Azienda, entro la fine del 2017, per la traduzione in termini concreti del mandato politico a costituire un Centro Affidi Unico. Tale coordinamento sta predisponendo un documento che deve rappresentare la base del nuovo modello organizzativo del Centro Affidi Unico da sottoporre agli Amministratori entro la fine del mese di dicembre.

Fra gennaio e ottobre sono stati realizzati n. 4 incontri di coordinamento dei Responsabili, anche per l’impostazione del processo di unificazione, in raccordo con il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda USL Toscana Centro, e n. 1 incontro di verifica intermedio del percorso con il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda USL Toscana Centro.

Azione 2)

  • Sono stati realizzati due incontri con la referente della ASL per definire gli step di coinvolgimento dei consultori in una campagna informativa organica e coerente.
  • E' proseguita la collaborazione fra Servizi educativi comunali e Biblioteche per l'organizzazione di eventi informativi nel periodo primaverile/estivo. A questo proposito i Centri Affidi hanno nuovamente attivato una collaborazione strutturata con il coordinamento pedagogico dei servizi educativi della zona Valdarno Inferiore, per la definizione di strategie promozionali condivise:

- azioni informative semplici, con distribuzione del materiale predisposto nell’ambito della campagna “TUTTI I COLORI DEGLI AFFIDAMENTI”

- percorsi formativi rivolti al personale educativo dei servizi quale ‘ponte’ informativo tra centri affidi e famiglie

- momenti di informazione rivolti alle famiglie all’interno dei servizi, preceduti da un lavoro graduale di preparazione e di informazione delle stesse famiglie da parte del personale educativo.

Azione 4) I Centri Affidi della SdS Valdarno Inferiore e della SdS Empolese stanno svolgendo un lavoro di informazione e confronto con gli altri Centri Affidi dell’area vasta Azienda USL Toscana Centro per gli aspetti organizzativi e operativi.

Azione 5) Organizzazione di Tavoli Zonali Affido quali strumenti privilegiati da parte dei due Centri Affidi  quali strumenti di coprogettazione insieme all’associazionismo locale, alle biblioteche, le scuole e i servizi educativi comunali per la promozione e la diffusione della cultura degli affidamenti.

Fra gennaio e ottobre sono state realizzate:

  • n. 10 equipe integrate di coordinamento operativo
  • n. 2 incontri con la referente del servizio sociale aziendale per la rete consultoriale
  • n. 8 incontri di coprogettazione con n. 3 Soggetti privilegiati del Terzo Settore
  • n. 5 incontri di tavoli affido
  • n. 3 incontri di programmazione di eventi con Scuole

Indicatori di risultato (Attività Centri Affido al 31/07/2017)

N. minori in affidamento:

  • 50 nel Valdarno Inf. (di cui 12 attivati nel periodo gennaio-luglio 2017)
  • 62 nell’Empolese Valdelsa (di cui 8 attivati nel periodo gennaio-luglio 2017)

N. famiglie affidatarie:

  • 25 nel Valdarno Inferiore
  • 30 nell’Empolese Valdelsa

N. operatori coinvolti nelle attività di sensibilizzazione, formazione:

  • 15 assistenti sociali,
  • 3 psicologhe,
  • 10 educatori professionali
Risultati finali a conclusione del progetto: 

AZIONI REALIZZATE

  • Unificazione dei Centri Affidi della SdS Valdarno Inferiore e della SdS Empolese
  • Sensibilizzazione: I Centri Affidi hanno realizzato una prima iniziativa con la Biblioteca del Comune di Empoli, a partire dall'occasione della "Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia" e delle successive imminenti festività natalizie, con un pomeriggio di letture, aperto a bambini e genitori, dedicato appunto all'affidamento. Inoltre, i Centri Affidi, sempre nello stesso periodo, sono stati invitati alla 46° Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato, occasione che ha consentito di poter utilizzare un importantissimo palcoscenico per promuovere le varie tipologie di affidamento e poter entrare in contatto con moltissime persone di varia provenienza dei territori. I due Centri Affidi hanno organizzato campagne di sensibilizzazione nel periodo novembre-dicembre, in particolare avvalendosi della ricorrenza della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia, raccordandosi con iniziative del terzo settore già in essere. I due Centri Affidi, inoltre, in accordo e collaborazione con il Centro Adozioni, hanno aderito e partecipato ad un Corso di Formazione “Mi fido di te in tutte le lingue del mondo” (organizzato dal Centro di Accoglienza di Empoli, su finanziamento CESVOT) ed ha svolto un incontro sul tema “L'affido si fa forte. Affido e affidi: per una cultura plurale dell'affidamento familiare”. I Centri Affidi, in tal senso, hanno sviluppato la campagna “Tutti i colori degli affidamenti”, che appunto privilegia una visione plurale dell’affidamento. Infine, con i servizi educativi comunali e con le biblioteche c’è ‘storicamente’ un rapporto di collaborazione che ha prodotto la costruzione di eventi informativi sia nel periodo primaverile-estivo che per le festività natalizie. A questo proposito i Centri Affidi hanno nuovamente attivato una collaborazione strutturata con il coordinamento pedagogico dei servizi educativi della zona Valdarno Inferiore, per la definizione di strategie promozionali condivise.
  • Definizione di un Protocollo operativo con il servizio Psicologia relativo a percorsi di conoscenza e valutazione e denominato “Procedura operativa per regolamentare i percorsi di conoscenza e valutazione per gli affidamenti familiari”, che rappresenta un importante risultato non solo per il preciso raccordo raggiunto fra Psicologia e Servizio Sociale (Centro Affidi) sui percorsi oggetto della Procedura, quanto per il fatto che attraverso questo lavoro si è potuta condividere la nuova visione dell'affidamento non più come intervento esclusivamente a valenza protettiva nella 'versione' giudiziale 'residenziale', ma come intervento anche a valenza preventiva (affidamenti
    part time e di prossimità), con un particolare impegno proprio nello sviluppo di questi e, quindi, in una necessaria revisione dei percorsi di conoscenza e valutazione che
    devono seguire la diversificazione delle tipologie di affidamento.
  • Collaborazione con il Centro Adozioni della zona Valdarno Inferiore in particolare programmando alcuni incontri condivisi tra genitori affidatari e genitori adottivi.
  • Collaborazione con il Terzo settore e con il Volontariato locale. Nello specifico con l'Associazione Nosotras di Firenze per la promozione dell'affidamento omoculturale;   con la Cooperativa “La Pietra d'Angolo” di San Miniato, in quanto Soggetto Gestore del Servizio Emergenza Urgenza Sociale (SEUS) per la formazione relativa all'affido in emergenza; con l’Associazione ‘Hippa e Lella’ di San Miniato sul tema dell’affido professionale.
  • Organizzazione di Tavoli Zonali Affido per la promozione e la diffusione della cultura degli affidamenti.

RISULTATI RAGGIUNTI

Per gli operatori:
- si sta verificando una sempre più stretta convergenza operativa e organizzativa fra gli operatori dei due Centri Affidi, che raccordano il loro lavoro anche attraverso quindicinali incontri di equipe integrata, e con una visione pienamente condivisa degli sviluppi progettuali;
- si è verificato un miglior raccordo fra servizio sociale e psicologia relativamente alla gestione dei percorsi di conoscenza e valutazione, e conseguentemente, anche nella successiva fase del monitoraggio del progetto e delle sue verifiche, anche se la recente riorganizzazione del Servizio sanitario in Toscana, con le aree vaste, ha prodotto un inevitabile ridisegno delle collaborazioni;

Per gli utenti:
- l'azione continuativa dei due Centri Affidi sul versante della promozione e sensibilizzazione ha fatto si che, nelle reti sociali e istituzionali (associazionismo e  volontariato, scuole, servizi comunali, ecc.), c'è una maggior conoscenza sia dell'affidamento che dei servizi ad esso deputati, e questo produce una relativa maggior facilità nelle relazioni per la programmazione di iniziative comuni, ed una reciproca fiducia. Questa azione ha prodotto anche un incremento di persone/coppie disponibili all'affido. Disponibilità che è da mettere in relazione anche alla promozione di forme di affido preventivo, che raccoglie l'interesse di quelle persone che sono disponibili a offrire quote del loro tempo libero per progetti di solidarietà civile.

INDICATORI DI RISULTATO:

Minori coinvolti dal Centro Affidi Valdarno Inferiore

  • 35 minori italiani in affidamento full time
  • 21 minori stranieri in affidamento full time(di cui 9 MSNA)
  • 10 minori in affidamento part-time (2 minori italiani/8
  • stranieri)

Minori coinvolti dal Centro Affidi Empolese-Valdelsa

  • 53 minori di cui 12 stranieri con attivazione di:
    • 13 progetti di prossimita' con attivazione di percorsi di sostegno alla genitorialità mediante interventi socioeducativi e di consulenza psico-sociale; 
    • 2 percorsi di sostegno alla genitorialità avviati a favore di neonati in collaborazione con operatori sanitari del consultorio, ostetrica e pediatra con supporto familiare
    • 28 affidi etero-familiari
    • 12 affidi intra-familiari

Operatori coinvolti:

  • n. 20 assistenti sociali (ovvero gli assistenti sociali del settore minori delle due zone)
  • n. 5 psicologi: 3 del servizio di psicologia, 1 della SDS Valdarno Inferore e 1 della Cooperativa La Pietra d'Angolo di San Miniato (Soggetto Gestore SEUS) sull'affido in emergenza.
  • n. 7 educatori della Cooperativa Arca di Firenze (Soggetto Gestore servizo educativa domiciliare, SDS Valdarno Inferiore)

Servizi / interventi attivati:

  • n. 6 incontri di coordinamento dei Responsabili, anche per l’impostazione del processo di unificazione, in raccordo con il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda USL Toscana Centro,
  • n. 3 incontro di verifica intermedio del percorso con il Direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda USL Toscana Centro.
  • n. 22 equipe integrate di coordinamento operativo
  • n. 2 incontri con la referente del servizio sociale aziendale per la rete consultoriale
  • n.5 eventi di informazione e promozione che hanno visto coinvolte almeno 300 persone in totale
  • n. 10 incontri di coprogettazione con n. 3 Soggetti privilegiati del Terzo Settore
  • n. 8 incontri di tavoli affido
  • n. 3 incontri di programmazione di eventi con Scuole.
Prosecuzione delle attività: 
Prosecuzione con altra progettualità
: Sostegno alla genitorialità e alla natalità – Azione di sistema Empoli "Tutti i colori degli affidamenti"