Ai sensi della DGR 595/2016 si intende consolidare le azioni intraprese dal Comune nella cornice del Progetto Regionale Affido avviato con DGR 904/2014 implementando l'equipe multidisciplinare che segue i percorsi di affidamento e sostenendo le famiglie affidatarie sia tramite l'erogazione di un contributo una tantum sia tramite la prosecuzione dei gruppi di sostegno che si svolgono con cadenza mensile sia tramite l'aumento delle ore di presenza dello psicologo per la risoluzione di crisi individuali.
Per quanto riguarda la diffusione di metodologie di intervento con le famiglie di origine e la valutazione delle competenze genitoriali si prevede l'attivazione o il proseguimento di interventi di educativa domiciliare con il coinvolgimento della famiglia come parte integrante dell'equipe, utilizzando per la definizione degli obiettivi e delle azioni alcuni degli strumenti messi a disposizione da PIPPI (questionari SDQ, triangolo).
Per quanto riguarda la prevenzione primaria realizzata congiuntamente fra i servizi territoriali, i Centri affido e i Centri adozione, si prevede l'attivazione di "gruppi famiglie" e "gruppi bambini" basati sulla metodologia del progetto P.I.P.P.I. che risulta efficace per il raggiungimento degli obiettivi educativi e di crescita personale della famiglia di origine.
Infine per quanto riguarda il consolidamento di contesti operativi nei quali possa realizzarsi l'integrazione professionale sono state attivati dei protocolli di intesa.
1) Sostegno alle famiglie affidatarie con la creazione di uno spazio di sostegno psicologico a fronte di particolari eventi critici nel periodo di affidamento.
2) Rafforzamento degli strumenti per il sostegno della genitorialità anche consolidando l'utilizzo del dispositivo Gruppo Famiglie già avviato nella sperimentazione PIPPI.
3) Diminuzione degli indicatori di disagio in situazioni di rischio a causa di contesti familiari fragili.
Indicatori di risultato
Coinvolgimento di: 30 minori; 15 famiglie di origine; 10 famiglie affidatarie; 10 operatori
E’ proseguita l’attività dei gruppi di sostegno gestiti da uno psicologo e da un assistente sociale. Nei primi mesi di attuazione del progetto, 8 coppie hanno beneficiato di tali gruppi di sostegno. Mentre per quanto riguarda il sostegno individuale, sono stati effettuati 8 colloqui per rispondere a situazioni di crisi che si sono verificate negli affidi in corso.
Per quanto riguarda invece il sostegno alle famiglie di origine, vi è stata una selezione basata sulla metodologia P.I.P.P.I., usata anche per progettare i singoli interventi di sostegno. Da febbraio 2017 hanno preso dunque avvio gruppi di sostegno mirato a cui hanno partecipato 11 nuclei familiari. Parallelamente è stato avviato un gruppo di sostegno per i minori che ha cadenza quindicinale. Per ognuno dei nuclei partecipanti, inoltre, è stato attivato un intervento educativo domiciliare.
Per quanto riguarda, infine, il lavoro di condivisione, sono stati realizzati 5 incontri (3 nella fase iniziale, e 2 in itinere) fra tutti gli operatori coinvolti nel progetto al fine di condividere le strategie di intervento e la “cultura di servizio” nel lavoro con le famiglie. Le singole equipe si sono incontrate periodicamente per il monitoraggio del progetto.
Le azioni realizzate hanno avuto una ricaduta positiva sul lavoro con le famiglie, in particolare, la partecipazione al dispositivo dei gruppi ha consentito una più mirata definizione degli interventi educativi. Un solo nucleo ha abbandonato il gruppo, 2 sono stati sospesi per rimodulazione dell’intervento e gli altri proseguiranno con il programma P.I.P.P.I. 6.
Indicatori di risultato. Coinvolgimento di:
Il progetto prosegue con il progetto finanziato con i Fondi Famiglia 2016 denominato Sostegno alla genitorialità e alla natalità – Azione di sistema