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Progetto Regionale Affido e azioni innovative di sostegno alla genitorialità: "Una rete per l'affido" Prato

Denominazione soggetto titolare: 
Comune di Prato
Tipologia soggetto titolare: 
Comune
Indirizzo soggetto titolare: 
Piazza del Comune, 2 - 59100 Prato (PO)
Denominazione soggetto attuatore: 
Comune di Prato - Centro Affidi
Tipologia soggetto attuatore: 
Comune
Indirizzo soggetto attuatore: 
Via Roma, 101 - 59100 Prato (PO)
Referente per il progetto (Contatti): 
Angela Vignozzi. Email: a.vignozzi@comune.prato.it
Soggetti partner nella realizzazione del progetto: 
Società della Salute Pratese
Associazione Cieli Aperti
C.G.D. Coordinamento Genitori Democratici Onlus
Ambito prevalente di intervento: 
Affidamento
Normativa di riferimento: 
Delibera n. 595 del 21/06/2016
Ambito territoriale: 
Prato
Zone-Distretto: 
Descrizione del progetto: 

Ai sensi della DGR 595/2016 si intende consolidare le azioni intraprese dal Comune nella cornice del Progetto Regionale Affido avviato con la deliberazione di Giunta regionale 904/2014 e consolidare l'integrazione professionale, nell'ambito del sistema sociale e sanitario. Nello specifico è prevista l'implementazione dell'équipe multidisciplinare che si occupa degli affidamenti distaccando un operatore sanitario che opera a livello territoriale nel servizio Affidi per ulteriori due giorni alla settimana e aumentando le ore dello psicologo. Si intende inoltre rafforzare gli interventi di recupero delle famiglie d'origine attraverso gruppi di sostegno che offrono momenti di confronto reciproco fra genitori realizzando circa 5 incontri con previsione di consolidare il gruppo per proseguire gli incontri in maniera stabile. Con la prosecuzione del progetto si intende coinvolgere le famiglie affidatarie in un percorso di riflessione sulla propria storia che porti alla realizzazione di materiale divulgativo da diffondere in iniziative pubbliche, nelle scuole, nei musei a testimonianza del percorso di affido, sperimentare tutte le forme di affido compreso l'affido in emergenza (bambini in stato di abbandono e bambini che vivono gravi situazioni di disagio e per i quali è necessario un pronto intervento) e di minori stranieri non accompagnati. Per quest'ultimo target specifico, le azioni sono realizzate preferibilmente in collegamento con i percorsi di accoglienza sperimentali degli appartamenti per l'autonomia (accoglienza ragazzi 16-21 anni), ove attivati. Infine proseguirà l’indagine sui giovani che hanno vissuto l’esperienza di affidamento familiare finalizzata ad una futura pubblicazione del lavoro svolto.

Per quanto riguarda invece il lavoro con le famiglie di origine e l'attività di diffusione di metodologie di intervento e di strumenti mirati per la valutazione delle competenze genitoriali e per le azioni di sostegno alla genitorialità mutuate dai percorsi promossi dalla regione si intende utilizzare il framework assessment (programma P.I.P.P.I.) per la valutazione dei bisogni del bambino e della sua famiglia da parte dell’equipe multidisciplinare territoriale al fine di elaborare un progetto di affido rispondente alla situazione specifica del bambino (affido diurno, part time, residenziale, ecc.) tenendo conto della recuperabilità delle funzioni genitoriali carenti e coinvolgendo attivamente il bambino riconoscendogli il diritto ad essere ascoltato attraverso la sperimentazione di gruppi di sostegno, all’interno dei quali possa esprimere sentimenti, emozioni per uscire dall’isolamento e trovare una rete di scambio e di sostegno tra pari nonché supportare le famiglie di origine per minori in affidamento familiare di diversa etnia e con disabilità al fine di consolidare il legame genitori–figli.

Per quanto riguarda le iniziative di prevenzione primaria promosse congiuntamente tra i Centri Adozioni, i Centri Affido e i servizi territoriali per azioni di sensibilizzazione/intervento sull'area delle responsabilità genitoriali, è prevista la realizzazione di incontri tematici rivolti ai genitori di figli adolescenti da realizzarsi in collaborazione con i dirigenti scolastici. Tale percorso potrebbe essere avviato con le scuole con le quali sono già in essere rapporti nell’ambito del programma P.I.P.P.I. Inoltre si organizzeranno attività laboratoriali negli Istituti Comprensivi per i bambini delle scuole elementari e medie.

Tipologia destinatari: 
Famiglie
Tipologia destinatari: 
Minori 0-17
Tipologia destinatari: 
Operatori
Tipologia professionalità: 
Assistente sociale
Educatore professionale
Psicologo
Contributo regionale: 
€ 25.000,00
Risultati attesi: 

Per quanto riguarda il consolidamento delle azioni già attivate con la progettualità ex DGR 904/2014, si prevede:

  • Presenza aggiuntiva di uno psicologo per 6 ore settimanali;
  • Partecipazione costante delle Famiglie di Origine ai gruppi di sostegno;
  • Partecipazione delle Famiglie Affidatarie al percorso di riflessione e divulgazione della loro testimonianza nei luoghi cittadini;
  • Aumento delle famiglie aspiranti all’affidamento (numero colloqui informativi) e aumento delle famiglie in Banca Dati come conseguenza delle attività di divulgazione,
  • Inserimento in Nuclei Affidatari di almeno 4-5 Minori Stranieri Non Accompagnati collocati attualmente in struttura;
  • Aumento della partecipazione dei Nuclei Affidatari al gruppo mensile di sostegno e confronto;
  • Sostegno a Nuclei Affidatari attraverso attivazione di servizio educativo per 2 minori problematici;
  • Partecipazione ad attività di doposcuola per 4 minori in affidamento;
  • Raccolta delle interviste dei giovani che hanno vissuto l’esperienza dell’Affidamento familiare e predisposizione della pubblicazione.

Per quanto riguarda il lavoro con le famiglie di origine si prevede:

  • Applicazione della metodologia PIPPI ad almeno 3 nuovi progetti di affido da far partire nel tempo della sperimentazione;
  • Partecipazione costante dei bambini al gruppo di sostegno con somministrazione di questionario semplificato;
  • Attivazione di un Servizio Educativo per almeno 3 minori di diversa etnia e con disabilità.

Per quanto riguarda le azioni di prevenzione primaria si prevede di realizzare:

  • n. 3 incontri tematici per genitori con figli adolescenti in collaborazione con Dirigenti Scolastici;
  • n. 3 Istituti Comprensivi individuati dove svolgere Attività laboratoriali.
Risultati raggiunti in fase intermedia: 

ATTIVITÀ REALIZZATE:

Per quanto riguarda il consolidamento delle azioni già attivate è proseguita la presenza dello psicologo per due pomeriggi a settimana con il seguente orario: lunedì ore 12.30 – 18.00, giovedì ore 14.00 – 18.00.

Per quanto riguarda il lavoro con le famiglie di origine sono stati attivati gruppi di sostegno per le famiglie di origine, i cui figli sono in affidamento familiare part time o residenziale. Sono stati realizzati 5 incontri condotti da uno psicologo e da un assistente sociale. Inoltre è stata individuata una famiglia per la quale è stato attivato un progetto di affidamento part-time etero familiare, attraverso l'utilizzo degli strumenti e metodologia PIPPI.

Per quanto riguarda le azioni di prevenzione primaria sono stati realizzati progetti mirati alla partecipazione di due istituti comprensivi, con laboratori effettuati nell'ambito della scuola primaria e secondaria. E' stata verificata partecipazione di n.121 alunni e coinvolgimento di n. 46 (insegnanti e genitori). Al termine di tale lavoro (con la collaborazione degli operatori delle associazioni/cooperative) sono stati effettuati due incontri con i genitori e con gli insegnanti per promuovere l’istituto giuridico dell'affidamento familiare. Uno degli incontri è avvenuto presso la scuola materna in una zona dove vi è una affluenza di utenti di etnia nigeriana e cinese al fine di coinvolgere queste persone come eventuali risorse su affidamenti mono culturali.

Inoltre si è offerto sostegno educativo nel passaggio di conoscenza del minore e della sua famiglia di origine con la famiglia affidataria per l'attuazione di un progetto di affidamento part-time

Infine è stata prevista la presenza di alcuni affidatari all'ultimo incontro del gruppo di sostegno per i genitori affidanti per proporre un progetto ("Tessendo legami con fili di memoria") da attuare durante la campagna di promozione e sensibilizzazione denominata "Un mese dedicato all'affidamento familiare" che si svolgerà a ottobre 2017.

RISULTATI RAGGIUNTI:

Conseguentemente alle azioni effettuate, è stato notato:

- un aumento di colloqui informativi ( n.5) interessati a conoscere l'istituto giuridico dell'affidamento familiare.

- il gruppo dei genitori i cui figli sono in affidamento, attraverso il confronto appaiono maggiormente consapevoli della proprie fragilità e dei propri punti di forza.

Inoltre, i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi coinvolti hanno espresso la loro volontà di continuare la collaborazione per il prossimo anno scolastico 2017/18 mirando ad un progetto di più lunga durata nell'arco del medesimo anno scolastico coinvolgendo due classi per ogni plesso scolastico.

INDICATORI DI RISULTATO:

  • implementazione dell'equipe multidisciplinare, aumento ore psicologo
  • avviamento di gruppo dei genitori affidanti (n. 10)
  • laboratori nelle scuole: 120 bambini e ragazzi partecipantie  46 adulti (genitori e insegnati)
  • avvio di 1 affidamento omoculturale residenziale dal mese di novembre 2016 per un MSNA di 16 anni.
  • realizzazione di 5 interviste su giovani che hanno vissuto esperienza dell'affidamento familiare.
  • attivazione di 3 interventi di sostegno educativo individualizzato a favore di:  1 minore con progetto di affido etero familiare residenziale attivo; 2 minori nella fase di rientro nella famiglia d'origine; 4 minori inseriti in doposcuola dei quali 2 con progetto di affidamento part time e due con sostegno educativo individualizzato (minori con riconoscimento L.104/92)
  • Aumento delle famiglie presenti in banca dati (1 single e 4 coppie)
  • Progettazione del gruppo di sostegno per bambini affidati (n. 8 bambini individuati) che partirà a maggio.
Risultati finali a conclusione del progetto: 

Il progetto prosegue con il progetto finanziato con i Fondi Famiglia 2016 denominato Sostegno alla genitorialità e alla natalità – Azione di sistema